Carmine Caputo per lanciare una buona un provocazione, cerca moglie
Cerca da tempo moglie. Non è un principe, semplicemente un lucano, di Roccanova, piccolo centro in provincia di Potenza. Si chiama Carmine Caputo, vive e lavora da tempo a Milano, è artista, pittore, performer, scultore e architetto, e non perde mai tempo ad indossare un cartello per rinnovare la sua richiesta di comporre una famiglia. Una richiesta ripetuta da tempo già dal nell’occasione della 52 esima biennale di Venezia e poi nel 2009 ad un raduno di artisti. Una richiesta che è stata estesa anche in territori esteri, in particolare in Spagna, a Barcellona, in occasione di una mostra d’arte internazionale. Un’eccellenza della pittura lucana che da tempo, nelle varie mostre, oltre il suo cognome ha aggiunto il toponimo di Roccanova. Dopo aver conseguito i diplomi di Accademia di Belle Arti a Milano, prima pittura e poi scultura, si laurea in architettura (1998) presso il Politecnico di Milano con una tesi su Luciano Baldessari. Nel 1983 vince la Rassegna San Fedele “Scultura giovani”. {module bannerInArticleGoogle} Nel 1984 partecipa ad Italiart, UNESCO, Parigi. Nel 1996 è tra i promotori della manifestazione” Arte da mangiare-Mangiare Arte” e scrive il Nuovo Manifesto di Cucina futurista. Nel 1998 riceve l’incarico per una scultura al Cimitero Monumentale di Milano. Nel 2002 mostra personale da BAZART, Milano.Nel 2004 tiene una personale da Vismara Arte Milano. Nel 2005 scrive il Manifesto del Manierismo geometrico e fa una performance, come Visitor, alla 51. Biennale di Venezia. Nello stesso anno tiene un’importante mostra personale a Roccanova presentato da Andrea B. Del Guercio. Nel 2008 partecipa con performance alle Fiere d’arte di Bologna, Madrid, Basilea, Parigi, Bruxelles, Roma, al Musei on di Bolzano ed espone ad Arte Genova. Nel 2011 performance per il 150° dell’Unità d’Italia alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Partecipa alla 54 Biennale di Venezia, “Lo stato dell’arte” Regione Basilicata. Nel giorno di ferragosto ha percorso oltre 120 chilometri raggiungere la città di Matera, capitale europea della cultura 2019 e lanciare tra i sassi la sua provocazione artistica: un appello per trovare l’anima gemella e sposarla. Munito di cartello in cui era chiaramente espresso il suo desiderio, ha sostato da mattina a sera in piazza Pascoli nei pressi di Palazzo Lanfranchi. Chi sa che quest’ultimo spostamento non abbiamo portato fortuna nella propria terra.