Il sindaco dei cinque minuti, quelli dedicati sempre alla sua gente
Sono passati 10 anni, un soffio di tempo, ma nella comunità di Chiaromonte, il suo respiro, le sue idee, l’essere uomo perbene e orgoglioso della sua terra, resta vivo nel cuore e l’animo di tutti. Era il 7 giugno del 2010 quando Luigi Viola, ex sindaco di Chiaromonte dal 1999 al 2009 e successivamente consigliere provinciale venne a mancare improvvisamente. Era rimasto coinvolto poche settimane prima in un incidente stradale lungo la strada per Craco. Dopo 19 giorni passati presso l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, cessò di vivere a soli 53 anni. «Il suo ricordo – dichiara Valentina Viola attuale sindaca di Chiaromonte – è indelebile in me come figlia e come Amministratore. La sua assenza fisica è pesante ma in me sono presenti ogni giorno i sani valori che mi ha trasmesso e che porterò sempre con me».
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Lo definivano l’uomo del sorriso e dei cinque minuti, quello che dedicava alla sua gente se veniva fermato per strada. Luigi Viola era fatto così, affabile, cordiale, sempre tra la gente: ascoltare, per riuscire a capire cosa poteva essere veramente utile per lo sviluppo non solo di Chiaromonte, ma per l’intera area del Sinni e del Serrapotamo. Viola è stato tra i fondatori di Stella Maris Mediterranea. «Questa data mi coinvolge in modo particolare – dichiara Mario Marra Presidente della Fondazione Stella Maris Mediterraneo – in quanto con la scomparsa di Luigi persi all’epoca un punto di riferimento per le politiche sanitarie dell’area ed in particolare di Chiaromonte, ma soprattutto perché ho perduto un amico fraterno con cui ho condiviso momenti particolarmente intensi della mia vita personale e professionale. E’ vivo il ricordo dell’inaugurazione del Centro dei disturbi del comportamento alimentare il 26 maggio del 2006 e la nascita della Fondazione Stella Maris Mediterraneo nel 2009».
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All’epoca del tragico evento non era più sindaco della comunità ma in veste di consigliere provinciale e di minoranza nel suo comune si era rimboccato le maniche ancora una volta con passione e dedizione, come agli inizi della sua carriera politica, proprio per difendere e portare avanti personalmente le sue scelte effettuate durante i suoi dieci anni di amministrazione.