Nel Potentino a dializzati e trapianti. Via a cure monoclonali
Un’accelerazione tanto evidente quanto attesa. In concomitanza con l’arrivo della task force inviata dal Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, il generale Francesco Paolo Figliuolo, in Basilicata (zona arancione, con tutte le scuole in Dad fino al 6 aprile e con cinque comuni in “rosso” fino a Pasqua) la campagna vaccinale sembra ora procedere a passo spedito, andando a coinvolgere anche i più fragili. E un altro segnale di speranza arriva dal via alle terapie con anticorpi monoclonali. Il cambio di velocità per la campagna vaccinale lo si nota soprattutto nel Potentino, con il calendario fornito dall’Asp.
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La somministrazione del siero anti covid è cominciata oggi per i dializzati della provincia, che lo hanno ricevuto nei centri dialisi che operano sul territorio. Domani sarà il turno delle persone che hanno avuto un trapianto o sono in attesa di riceverlo: in totale, sono circa 250 persone. E proseguono anche le vaccinazioni di coloro che hanno oltre 80 anni di età: oggi hanno interessato le persone che vivono a Melfi, Bella, Balvano e Laurenzana. Inoltre, fino a sabato prossimo, 3 aprile, in 14 comuni della provincia di Potenza saranno 4.172 persone – fra anziani di oltre 80 anni di età e “fragili” bisognosi di assistenza domiciliare – che riceveranno il vaccino anti covid, che sarà somministrato loro dal team di supporto sanitario inviato in Basilicata da Figliuolo.
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A proposito di campagna vaccinale, un chiaro messaggio è stato lanciato, attraverso l’ANSA, da Felice Arcamone, un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Potenza: è stato il primo a essere vaccinato in Basilicata lo scorso 27 dicembre nel “Vax Day”. “Pur rispettando le idee” dei no vax, “ritengo – ha detto – che non è possibile che un sanitario possa pensare di non essere vaccinato: deve fare probabilmente un’altra professione”.