I locali sono stati suddivisi in tre stanze per aree tematiche e per fasce di età
Inaugurata a Calvera, in provincia di Potenza, la biblioteca Nicola e Emilia Mobilio, voluta dall’omonima fondazione “dott. Nicola ed Emilia Mazzilli”. Un segnale importante per la piccola comunità di appena 360 anime all’interno dell’area del Pollino. Una biblioteca intitolata a Nicola Mobilio e sua moglie Emilia che da Calvera si trasferirono a Taranto. Famiglia di grandi professionisti, avvocati, medici e notai rimasta sempre legata al proprio territorio, al borgo delle proprie origini. Una biblioteca fortemente voluta da Prospero Mobilio e dalla sua famiglia. “L’origine lucana – ha sottolineato Prospero Mobilio – non si dimentica mai anche se si vive per necessità di vita al di fuori, per anni e decenni. Mio fratello Salvatore, in punto di morte, pensò al suo paese natio e costituì nel suo testamento una fondazione con l’obiettivo di elevazione culturale, etica e morale della popolazione di Calvera”.
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Soddisfazione per l’amministrazione comunale protesa a programmare i prossimi eventi culturali nelle sale della biblioteca con la speranza di poter avere altre donazioni. “Il comune ha accettato questa donazione – ha precisato Pasquale Bartolomeo, sindaco di Calvera – e messo a disposizione i locali e con i ragazzi del servizio civile si è occupato dell’allestimento. I locali sono stati suddivisi in tre stanze per aree tematiche e per fasce di età. Per i ragazzi più piccoli sarà possibile accedere per giocare e visualizzare video. Nelle altre stanze si potranno consultare i volumi di giurisprudenza e le enciclopedie, area dedicata quindi agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ed universitari e libri di diversi generi letterari destinati al prestito.
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La biblioteca sarà anche una sala multimediale”. Un borgo piccolo, Calvera, da sempre è interessato alla cultura come conoscenza, che non dimentica l’arrivo, oltre un secolo fa, della giornalista e scrittrice napoletana Matilde Serao. Fu l’allora marito Giuseppe Natale, avvocato originario di San Chirico Raparo, a farle conoscere il borgo di cui, poi, se ne innamorò esaltandolo in un articolo pubblicato sul quotidiano “il Giorno di Napoli” sottolineando la calorosa accoglienza ricevuta dai lucani. Il sindaco dell’epoca era un altro Mobilio, il dottore Gaetano. Di questo evento nel 2015 il rivellese Ulderico Pesce, attore e regista teatrale ne dedico un’opera teatrale itinerante. Saranno sei ragazzi del servizio civile a gestire i locali e le relative attività.