L’opera del Maestro lucano Franco Artese resterà esposta fino al 2 febbraio 2022
“La rappresentazione della Natività realizzata dall’artista lucano Franco Artese e che oggi offriamo alla comunità di Torino è, a mio avviso, qualcosa di più di un capolavoro artistico. Non è solo qualcosa da ammirare, da osservare e, per certi versi, da contemplare, ma anche e soprattutto da vivere come esperienza e come sentimento. Il presepe della Basilicata è un messaggio, con significati di pace e di speranza, che viaggia dalla provincia del Mezzogiorno d’Italia alle cattedrali del mondo. E sappiano bene, in un tempo difficile e complicato come quello che ancora stiamo attraversando con la pandemia, quanto ci sia bisogno di pace e di speranza”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, oggi pomeriggio, intervenendo all’evento di presentazione alla stampa e alla cerimonia di inaugurazione, nel Duomo di Torino, del Presepe Monumentale della Basilicata realizzato dal Maestro lucano Franco Artese. “Quella di oggi – ha proseguito – è solo l’ultima tappa di un viaggio che ha portato il presepe di Artese in tutto il mondo. Nel 2012 la Regione Basilicata rese omaggio a Sua Santità Papa Benedetto XVI facendo dono di un presepe monumentale di 150 mq esposto in piazza San Pietro ammirato da circa 2.000.000 di persone.
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Per il Natale 2013, in seguito all’interessamento dell’Ambasciata Italiana in Finlandia, un altro presepe di Artese venne esposto nella Cappella Agricola di Turku, che nel 2011 è stata Capitale europea della cultura come lo è stata Matera nel 2019, dove è stato accolto dalle più alte cariche della Chiesa Cattolica, Ortodossa e Protestante e dal Presidente della Repubblica di Finlandia. Per il Natale 2015 l’APT ha fatto omaggio alla diocesi di New York di un presepe artistico del maestro Artese che è stato accolto nella cattedrale di Saint Patrick. E poi ancora a Milano presso Palazzo Marino, nella Chiesa di Santo Spirito a Firenze e nel 2018 al Palazzo del Quirinale inaugurato alla presenza del Presidente Mattarella. E oggi l’arte di Artese – potremmo dire Nomen Omen – fa tappa in questo prestigioso e importante luogo di Culto come il Duomo di Torino rafforzando una volta di più lo storico e proficuo legame che unisce questa straordinaria città alla Basilicata.
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Voglio qui ricordare la figura di un grande intellettuale come Carlo Levi che con le sue opere letterarie e pittoriche ha portato la Basilicata in tutto il mondo. Voglio ancora ricordare i tanti lucani che nel dopoguerra hanno trovato un lavoro e una casa qui a Torino formando una comunità numerosa e molto attiva ancora oggi nelle istituzioni pubbliche e private. E ancora le numerose relazioni fra Torino e Matera nel tempo della capitale europea della cultura con la direzione generale affidata a un manager culturale torinese, Paolo Verri. Ora questo presepe segna un ulteriore e prezioso legame fra le due comunità. L’opera racconta il patrimonio materiale e immateriale lucano in un viaggio figurato che dall’habitat rupestre patrimonio Unesco conduce virtualmente in tutta la regione. La semplicità evangelica diventa semplicità espressiva, immune al passare del tempo, e rivive una ritualità antica. Lo sguardo si perde tra la ricostruzione di vicoli e vicinati, e sembra di risentire l’eco delle voci della gente, della vita lenta ma operosa, in uno spazio cristallizzato come in un’eterna attesa di rinascita.
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Se nel 2020, durante la pausa pandemica, la Basilicata ha portato il “presepe di luce” della collezione di Castronuovo Sant’Andrea nella Galleria Nazionale Arte Moderna di Roma, – ha sottolineato Bardi – oggi torniamo ad apprezzare la tradizione presepiale lucana in un tempio cristiano, il Duomo di Torino, sulla scia di un’azione ormai pluriennale che porta i valori della natività nelle grandi città del mondo. Un messaggio che sarà possibile “leggere” a Torino da oggi fino al 2 febbraio 2022, e “vivere” durante tutto l’anno, come esperienza di viaggio culturale e religioso in Basilicata. Voglio per tal motivo ringraziare l’Azienda di promozione turistica, il direttore generale, Antonio Nicoletti, e il suo staff per la scelta assolutamente strategica di portare il presepe della Basilicata qui a Torino, e tutta la curia torinese, a partire da mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e da don Carlo Franco per aver accolto nel migliore dei modi questa rappresentazione della Natività. Sono certo – ha concluso il Presidente della Regione Basilicata – che quest’opera sarà molto apprezzata dai tanti fedeli che attraverseranno questo bellissimo luogo di preghiera trovando in queste forme un motivo in più per un viaggio turistico e spirituale nella nostra regione”.