Oltre il 35 per cento dei borghi della Basilicata si ritrova davanti al Santo dei malati
Dopo la Madonna Nera di Viggiano, patrona delle genti lucani, una breve ricerca statistica ha fatto emergere che probabilmente il santo più apprezzato, pregato e sostenuto dai Lucani sia proprio San Rocco. Su cento trentuno borghi oltre 40 comuni, il 35 per cento, nel mese di agosto, dedica la sua preghiera appunto a San Rocco, santo guaritore, considerato vicino alla gente e ai malati. Di questo santo predicatore le pagine raccontano di una sua vita trascorsa a prendersi cura degli ammalati e dei più deboli. Quando la malattia lo colpì fu aiutato da un cane che ogni giorno gli portava un pezzo di pane e che continuò a seguirlo anche dopo la guarigione, quando San Rocco proseguì la sua missione in favore dei moribondi.
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La storia di questo uomo di intensa fede donata alle persone fragili nell’attimo del trapasso e deboli per circostanze di vita ha da sempre affascinato questa terra che della povertà ne ha fatto un’opportunità per accrescere fede e coraggio. Ed ecco allora che nei comuni di San Chirico Nuovo, Montescaglioso, Castelmezzano, Albano di Lucania, Satriano di Lucania, Grottole, Montemurro, Pisticci, Roccanova, Ruoti, Ruvo del Monte, San Paolo Albanese, Sasso di Castalda, Savoia di Lucania, Baragiano, Senise, Venosa, Stigliano, Tolve Ferrandina, Ripacandida, Accettura, Abriola, Armento, Calciano, Cancellara, Castelsaraceno, Colobraro, Corleto Perticara, Episcopia, Gallicchio , Garaguso, Gorgoglione, Laurenzana, Lauria inferiore, Marsicovetere, Moliterno, Montalbano Jonico, Palazzo San Gervasio, Paterno, Rapone, Salandra, San Giorgio Lucano, Terranova del Pollino, Tramutola, Tursi, nella seconda settimana di agosto la preghiera si fa forte, intensa e continua ben sapendo che i santi sono nella Chiesa come energie rigenerative. Si dice sempre che il miglior modo di onorare i santi è di imitarli, operazione che non riesce a nessuno bene; in terra di Lucania bene riesce il voler ricordare e pregare in diversi tempi della stagione. Ed ecco allora che San Rocco viene ricordato a Roccanova il 16 agosto e il 16 novembre; a Sasso di Castalda il 6 maggio e il 16 agosto; a Savoia di Lucania va ancora meglio perché il ricordo di si divide in tre: 16 dicembre, 16 maggio e 16 agosto per chiudere. Ad Accettura il 16 agosto la festa è quella di San Rocco popolare e l’ultima domenica di settembre la festa di San Rocco di Spagna.
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A Tolve San Rocco viene festeggiato, ad agosto e settembre, da tanti pellegrini che dopo ore di cammino raggiungono il comune lucano. Non mancano coreografie particolari che appaiono lontano dall’essere infarciti di atteggiamenti pagani. Baragiano la festa si caratterizza da una doppia processione partecipata e da festeggiamenti civili. Tra di devoti anche donne con le cente (sculture di candele che nascono come manifestazione della devozione popolare al Santo) e sanrocchini (mantello corto, solitamente di tela incerata). A San Paolo Albanese San Rocco viene celebrato ripetendo un antico rituale che unisce riti religiosi e aspetti flocloristici. Durante la processione la statua del santo viene preceduta da un tronetto fatto da spighe di grano e decorato con nastri e fiori. A Grottole la processione con il Santo attraversa il paese seguita da numerosi fedeli, dalla cavalcata con cavalli elegantemente bardati e devoti in abiti tradizionali lucani e medioevali. A Senise, nella valle del Sinni, il Santo patrono è preceduto dai ceri votivi e dal tradizionale Palo di San Rocco, portato in equilibrio da giovani senisesi, tradizione che sembra si rifaccia ad un celebre quadro di Luigi Guerricchio. Fede, tradizioni e storia di quella parte della Lucania che ad agosto nel pensare di riposarsi dedica la sua attenzione e il suo cuore alla cosa più essenziale che c’è: la preghiera.