Una nuova truffa viene segnalata in Basilicata e questa volta oggetto del raggiro è il Bonus Gas riservato ai lucani. Telefonate e visite a domicilio da parte di falso personale addetto all’erogazione del Bonus, tentano di trarre in inganno i cittadini. Pertanto, si raccomanda di diffidare di proposte simili e in ogni caso di non rilasciare per nessuna ragione i propri dati a sconosciuti. Nessuno è autorizzato a girare “casa per casa”. Solo la Regione e Apibas sono competenti e non ci sono persone incaricate ad agevolare procedure, o altro con dei contatti “porta a porta”.
È questa l’ultima trovata volta a truffare la gente, ma si tratta chiaramente di un raggiro che ha come aggravante la sfrontatezza di far leva sull’autorevolezza dell’istituzione regionale per danneggiare direttamente i cittadini.
Cambia la tecnica o l’oggetto dell’inganno, possono cambiare anche gli abiti o i falsi tesserini che questi truffatori mostrano ma la tattica segnalata ed utilizzata è sempre la stessa: prendono di mira volutamente le persone più̀ “vulnerabili” che purtroppo il più delle volte sono proprio gli anziani e chi ne è vittima, quando si rende conto di essere stato truffato, fa fatica a denunciare per imbarazzo o per inadeguatezza, motivo per cui è sempre bene tenere a mente alcuni consigli elargiti dai Carabinieri e dalla Polizia: «Non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità; Verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla porta e per quali motivi lo fanno. Se non forniscono rassicurazioni non aprire per nessun motivo; Ricordare che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o altro. Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio non bisogna esitate a chiamare il 112, numero unico di emergenza». Le forze dell’ordine raccomandano anche di telefonare spesso ad amici e parenti vulnerabili, in particolar modo agli anziani«telefonando spesso e interessandosi ai loro problemi quotidiani, ricordando loro di adottare sempre tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti». Rimarcando l’importanza che riveste anche il vicinato, inoltre suggeriscono: «se ci sono anziani che abitano soli, è importante scambiare ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La cordialità li farà sentire meno soli e se alla loro porta bussa uno o più sconosciuti occorre esortarli a diffidare.
Attenzione anche a messaggi ed alle e-mail sospette, l’obiettivo di questi truffatori è raccogliere in qualunque modo dati riservati degli utenti, ottenere denaro illegalmente e, a volte, rubare l’identità, spesso inviando anche dei link sui dispositivi elettronici delle vittime, cliccando sui quali si apre una pagina molto simile a quelle autentiche, che inviterà̀ ad inserire i propri dati.
Gli agenti segnalano che si tratta di “smishing”, termine che nasce dall’unione fra le parole “SMS” e “phishing”, una tipologia di truffa online. Anche in questo caso purtroppo le persone tendono a fidarsi piuù dei messaggi ricevuti sul telefono piuttosto che di quelli che arrivano via mail, ma questi attacchi possono essere pericolosi come quelli che avvengono tramite e-mail.
Sul sito della Polizia di Stato sono raccolte diverse iniziative ed alcuni importanti consigli per informare gli anziani e metterli in guardia dalle truffe: «Se qualcuno resta vittima di una truffa o di un furto è importante denunciare l’accaduto perché così si dà la possibilità alle Forze dell’ordine di svolgere indagini ed evitare che altri subiscano il raggiro. Quindi è fondamentale rivolgersi sempre con fiducia alle Forze di polizia per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo».