A memoria d’uomo la prima edizione fu realizzata nel 1557. Le pagine di storia dicono che il concittadino Domenico Longo, di ritorno da un viaggio in Palestina, dove aveva visitato i luoghi in cui il Cristo aveva vissuto il martirio della Crocifissione per la salvezza di tutti gli uomini, volle riprodurre la cappella costruita dalla Regina Elena in Gerusalemme ed edificò il “Santuario della Madonna dello Spasimo” in località “Le Cappelle”. Intorno alla chiesetta furono costruite delle cappelline rappresentanti, ognuna, un episodio della Passione. Il “Santuario delle Cappelle”, luogo di culto e meta di numerosi pellegrini, con il tempo diventò lo scenario in cui fu rappresentata per la prima volta la Giudaica. Una prima edizione che nella nostra contemporaneità porta la data del primo giugno 1948. La Giudaica rappresenta la passione del Cristo dove l’intero paese immerso nel parco nazionale del Pollino partecipa attraverso ben 19 scene che si dipanano dall’ultima cena fino alla deposizione. Un momento dove la storia, la tradizione, la fede e la narrazione dolorosa della passione e morte di Gesù diventano momenti concreti in cui rivive il venerdì santo. Un evento con una particolarità: ogni angolo del paese diventa un scenario teatrale e gli attori e le comparse sono gli stessi abitanti del paese. Un pieno e attivo coinvolgimento degli abitanti dal più piccolo al più anziano interpretando vari momenti dolori dell’evento religioso. Una manifestazione tramandata da padre al figlio e ai nipoti. Un rito collettivo che riesce ad evocare sentimenti che partono dalla peggiore manifestazione d’umanità al pentimento e al pianto. In tutto questo l’aspetto positivo è l’arrivo in loco di tanti per vedere da vicino questa manifestazione e nel contempo apprezzare le bellezze naturalistiche del posto.