Evidentemente Acquedotto Lucano non aveva considerato che febbraio è il mese più corto dell’anno quando ha fissato come data di fine dei lavori di ripristino della condotta principale dei Senise, crollata lo scorso 18 gennaio, proprio la metà di questo mese che, per beffa del fato, è anche il mese di Carnevale. Ma non si tratta di uno scherzo purtroppo, perché i tempi si allungano per davvero dal momento che una delle trivelle con le quali si sta perforando il fondale del fiume Sinni per l’attraversamento della nuova condotta ha letteralmente “perso la testa”, nel senso che la testa della perforatrice con la quale si sta facendo il famoso alesaggio per preparare il foro della condotta si è spezzata, bloccando inesorabilmente il corso dei lavori.
Intanto da mercoledì 15 febbraio riprenderà l’erogazione dell’acqua, tutti i giorni nelle ore diurne. Ma questa non è del tutto una buona notizia perché sarà fatto attraverso una condotta provvisoria appoggiata sul letto del fiume Sinni. A questo punto alcune domande si impongono:
1. Perchè non è stata fatta subito questa scelta (almeno subito dopo la piena del fiume) ricorrendo a stratagemmi che hanno prodotto disagi e sofferenze alla popolazione per un mese?
2. Che certezza offre questa soluzione provvisoria?
3. Siamo proprio certi che la soluzione della condotta sotterranea è la migliore possibile, viste le difficoltà di trivellazione?
4. Ma la domanda che più fa riflettere sull’effettiva evoluzione dei lavori è: se ora si scopre che c’è bisogno di un mezzo più grande, significa che non sono stati impiegati mezzi appropriati? Non si è considerato da subito che Senise è in emergenza? E infine, se fosse stato chiesto, come tanti sostengono, lo stato d’emergenza cose sarebbero andate diversamente?
Sono domande legittime che ora, insieme ad altri quesiti, il comitato “Emergenza idrica Senise” vorrebbe porre direttamente agli amministratori e ai tecnici di AL. Per questo è stato chiesto per domani, 14 febbraio, un incontro con sindaco e Acquedotto Lucano, anche perché gli effetti collaterali della mancanza di acqua si fanno sentire dal omento che in diverse case cominciano a verificarsi ritorni di fogna.
L’incontro di domani dovrà chiarire molte cose, e anche se è la festa di San Valentino non penso che si risolverà tutto in un abbraccio.