Prima del Covid gli ultracentenari in Basilicata erano 113, nel frattempo qualcuno è venuto meno, ma altri hanno superato il secolo. I dati si possono leggere nelle pagine dell’Istat dove si trovano dati significativi. Quello della materana Nunzia Ingravallo che qualche giorno fa ha compiuto ben 107 anni o come nonno Marco di Avigliano il primo centenario del 2023 e Zitonno nella frazione Sarnelli: la prossima settimana compirà ben 109 anni. Dietro di loro un nutrito gruppo di centenari sparsi tra Lagopesole e frazioni limitrofe. Ad Acerenza qualche giorno sono state spente ben 104 candeline con diversi lavori svolti in gioventù. Vicina di casa c’è Lucia Labella di 100 anni con la passione delle carte. Giuseppina Lapenta 101 anni è la più anziana di Abriola, in provincia di potenza, con ben 42 anni di lavoro nel suo Emporio. Dato significativo è quello della netta prevalenza delle donne, oltre 90, sugli uomini oltre 18. La Basilicata continua ad essere tra le prime cinque regioni italiane, mentre la Puglia figura in terza posizione nella classifica per regioni per numero di semi-supercentenari in rapporto alla popolazione residente di 80 anni e più. Una curiosità: considerando lo stato civile, la maggior parte dei semi-super centenari è vedovo o vedova ma è interessante notare che tra gli uomini il oltre il 13 per cento è ancora coniugato mentre per le donne la percentuale si attesta oltre il 2 per cento. In generale gli uomini hanno una possibilità in più rispetto alle donne di vivere in coppia anche in età molto estreme della vita in conseguenza della maggiore longevità femminile e di una età delle mogli minore in media a quella dei mariti. Una lunga vita coltivata, la maggior parte, con l’impegno fisico e mentale e gestito a tavola mangiando cose essenziali e di produzione locale. Pranzi semplice a base di pasta e carne e molta verdure nelle giuste dosi. Insomma tra l’ansia delle grandi città e la noia e giusta dimensione dei borghi della Basilicata, quest’ultimi sembrano apparire dei veri salva età
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