Sabato 13 maggio, si è tenuto a Terranova di Pollino l’ultimo workshop dal titolo “Strumenti della Tradizione Appenninica e Mediterranea” nell’ambito del progetto S.P.A.M. (Suoni di Pietra Appennino Mediterraneo).
Si tratta di un interessante progetto, avviato lo scorso anno, di cui il comune di Grumento Nova è capofila di un partenariato che comprende il comune di Montemurro e di Terranova di Pollino, la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca (organizzatrice del Festival della Valle D’Itria), gli istituti scolastici Liceo Artistico “Walter Gropius” e Istituto di Istruzione Superiore “Da Vinci-Nitti” di Potenza, la Scuola di Musica di Capodistria e l’Università delle Arti di Tirana.
I ragazzi e i docenti degli istituti partner sono stati accolti dall’amministrazione comunale di Terranova di Pollino presso il Santuario della Pietà. Dopo i saluti del sindaco Vincenzo Golia e dopo aver ammirato il meraviglioso paesaggio, la comitiva si è diretta verso la sala Consiliare per seguire il workshop a cura dei talentuosi Maestri Pino Salamone, Leonardo Riccardi e Mario Crispi, che hanno spiegato i vari strumenti della tradizione Appenninica e Mediterranea e l’interazione che intercorre tra di essi, invitando i ragazzi a suonare con loro. Pino Salamone e Leonardo Riccardi hanno illustrato gli strumenti tipici e tradizionali del posto, Zampogne, Surdulline, Organetti e Tamburelli mentre Mario Crispi ha mostrato l’Arghoul egiziano, il clarinetto libico chiamato Zummara, le Launeddas della Sardegna, il Duduk armeno, il Ney persiano (che produce un suono interdentale) e il Kaval egiziano.
L’obiettivo del progetto S.P.A.M. è quello di organizzare un’Academy che si terrà a Grumento Nova alla quale parteciperanno musicisti, artisti, cantanti e compositori di tre nazionalità diverse (italiana, slovena e albanese), durante i primi dieci giorni del mese di agosto. L’attività dell’Academy, oltre ad essere di formazione, sarà finalizzata alla messa in scena di un’Operina che racconterà la storia dei nostri paesi ed in particolare la storia del luogo in cui questa Operina verrà messa in scena per la prima volta che è il Teatro di Grumentum. Dopo l’Academy ci sarà la Prima sempre a Grumentum. Seguiranno poi le repliche a Martina Franca, a Tirana (in Albania) e a Capodistria (in Slovenia). A quest’attività di replica si affiancheranno due eventi musicali a Terranova di Pollino e a Montemurro. Si terranno in totale sei appuntamenti musicali che costituiranno il Festival Suoni di Pietra Appennino Mediterraneo.
Piero Lacorazza (ex presidente della Provincia di Potenza ed ex presidente del Consiglio regionale della Basilicata), cofondatore e direttore della Fondazione Appennino ETS che supporta l’organizzazione di questo progetto, spiega:
“Il progetto S.P.A.M. è un progetto concreto di cooperazione transnazionale di valorizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale di rigenerazione di luoghi.
Ieri, domenica 14 maggio, si sono concluse le selezioni della composizione dell’orchestra e dei cantanti. La particolarità di questo progetto consiste nel mettere insieme strumenti della musica colta con quelli della musica tradizionale, verranno così affiancati agli organetti i violini. Inoltre, l’Operina racconta e canta la storia dei luoghi, in particolare della Basilicata e di Grumentum, valorizza i talenti artistici dei ragazzi e unisce tre nazioni.
I partner hanno vissuto questo lavoro, nel corso dell’anno, attraverso workshop e seminari con al centro l’obiettivo, lo studio, la riflessione e il confronto, sul tema delle sonorità, delle identità dei territori coinvolti e delle potenzialità dei progetti per lo sviluppo locale.
Quindi, c’è stato un lavoro di preparazione che di fatto si è concluso proprio a Terranova di Pollino sabato. Da adesso in poi, concluse le audizioni per l’orchestra, ci si prepara e concentra per la partenza dell’Academy”.
Sicuramente si tratta di un’importante iniziativa che dà modo alle tradizioni musicali lucane di essere conosciute anche al di fuori del territorio nazionale.
Filomena Dattoli