De Ruggeri: “Serve avere un rinnovato slancio per questi ultimi mesi di lavoro e di obiettivi”
Il Comune di Matera da stasera è senza giunta. I sei componenti dell'organo esecutivo, infatti, hanno rimesso il loro mandato nelle mani del sindaco Raffaello De Ruggieri che si è riservato «entro pochi giorni di comporre un nuovo governo che tenga conto delle differenti sensibilità politiche che lo sostengono in consiglio comunale». La decisione, in realtà, era già nell'aria dopo l'approvazione del bilancio dei giorni scorsi. «La decisione si è resa opportuna - ha spiegato il primo cittadino con una nota - per affrontare con rinnovato slancio gli ultimi mesi del mandato amministrativo e portare a termine il lavoro per il raggiungimento degli obiettivi conclusivi del programma che ha ricevuto il consenso degli elettori».
Nel frattempo è già stata fissata la data del prossimo consiglio comunale (il 13 gennaio) che sarà preceduta, quasi sicuramente, dalla presentazione della lista dei nuovi assessori. Il Partito Democratico non sembra intenzionato ad effettuare alcun tipo di consultazione o di confronto ma, come anticipato da Muscaridola, intende affidarsi completamente o quasi alle scelte del primo cittadino. I tempi non dovrebbero essere particolarmente lunghi tra stasera e domani il nuovo esecutivo prenderà forma con tanto di assessori e deleghe che potrebbero modificarsi o addirittura rinnovarsi in questo frangente. Starà al sindaco fare le diverse valutazioni e verificare le sensibilità esistenti in Consiglio comunale. Probabile che alcuni assessori rimangano sostanzialmente intoccabili come nel caso di Quintano al Bilancio e di D'Andrea alla Cultura, malgrado quest'ultimo abbia infatti anche impegni romani, difficilmente De Ruggieri si priverà di un apporto tanto prezioso. Probabile una conferma anche di Tommaso Mariani, che intanto si deve accontentare di una sorta di piccolo record rimanendo assessore per soli 8 giorni visto che è stato nominato il 31 dicembre e chiamato a dimettersi l'8 di gennaio. Al suo posto dovrebbe restare anche Giuseppe Tragni, seppur con qualche aggiustamento nelle deleghe.