Ucciso dall’esplosione un giovane escursionista, illeso il suo amico. Altri due feriti
Notte abbastanza tranquilla a Stromboli, dopo la violenta esplosione del vulcano di ieri pomeriggio alle ore 16:46 che è costata la vita a un giovane escursionista di Milazzo di 35 anni. Ci sono state piccole scosse durante la notte ma non violente. L’isola è avvolta da detriti e cenere. che hanno invaso soprattutto la frazione di Ginostra. In allerta le squadre della Protezione civile regionale e dei vigili del fuoco, ma anche i canadair pronti a intervenire. In mare c’è anche una nave che è stata allestita per eventuali evacuazioni. “Dall’alba siamo tutti impegnati a spalare detriti che raggiungono anche i sei-otto centimetri di altezza”. Durante la notte che è stata relativamente tranquilla – dico alcuni abitanti – abbiamo avvertito piccole scosse ma niente di più”.
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La sala operativa della Protezione Civile regionale si è subito attivata. Secondo le prime informazioni raccolte attraverso Forestale, Carabinieri e Vigili del fuoco le esplosioni, con la caduta di materiale incandescente, avrebbe provocato una serie di incendi in diverse zona dell’isola. I vigili del fuoco hanno mandato sull’isola squadre da Lipari per spegnere i vari incendi di sterpaglie che si sono sviluppati e che, si è appreso, non hanno coinvolto abitazioni. Secondo quanto si è appreso la guardia costiera è pronta ad evacuare chi volesse lasciare l’isola anche se, è stato sottolineato, non c’è nessun motivo per evacuare l’isola. “C’è stata una violentissima esplosione seguita da una pioggia di lapilli incandescenti e materiale lavico – ha detto Gianluca Giuffrè, giornalista e proprietario di un bazar a Ginostra -. Tutte le persone che si trovavano al villaggio, circa un centinaio tra turisti e residenti, si sono barricate in casa e si sono lanciate in mare. La situazione è critica anche se al momento non ci risultano feriti”.