Centrosinistra fermo alle discussioni centrodestra fermo agli annunci
Consiglio regionale, quello di martedì 9 luglio, con all’ordine del giorno l’esame di alcune mozioni a partire da quella di Cifarelli e Polese (Pd), Pittella e Braia (Avanti Basilicata) e Trerotola (Prospettive lucane), su “intesa Regione – Total per Tempa Rossa”, di Vizziello (Fdi) e sottoscritta anche da Baldassarre, Trerotola, Cifarelli e Braia su “Radioterapia ospedale Madonna delle Grazie di Matera”, di Cifarelli (Pd) e Pittella (Avanti Basilicata) su “Affidamento gestione impianti aree industriali di Potenza”, di Cifarelli e Polese (Pd), Pittella e Braia (Avanti Basilicata) e Trerotola (Prospettive lucane) sul futuro di Radio radicale e di Cifarelli e Polese (Pd), Pittella e Braia (Avanti Basilicata) su “Chiusura servizio psichiatrico di diagnosi e cura a Matera”. Mentre le istituzioni regionali, sembrano ferme al semplice discutere di provvedimenti e intese approvate dal passato esecutivo regionale, la politica regionale sembra muovere i primi passi, a quattro mesi dall’elezione di marzo scorso. {module bannerInArticleGoogle} Dopo le dimissioni da segretario regionale del Partito democratico, Mario Polese, attuale consigliere regionale, dedica una sua riflessione sull’attuale momento che vive la sinistra lucana, in particolare per il partito di appartenenza. Dopo circa un mese dalle dimissioni dalla segreteria regionale, formalizzate la scorsa settimana nell’assemblea regionale, Polese riannoda i fili: “Mi dispiace non aver potuto – ha sottolineato Mario Polese, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione – portare a termine quanto previsto nella mozione congressuale in tutti i suoi aspetti. Soprattutto quelli più organizzativi relativi al partito, ma purtroppo le vicende politiche così drammaticamente straordinarie hanno occupato gran parte delle mie giornate con il rincorrersi delle scadenze elettorali e congressuali, circa 10 tornate in 18 mesi. È stato quasi impossibile programmare”. Un centro sinistra crollato in Basilicata, tanti gli errori commessi. “Ha perso per le lotte intestine, ha proseguito Mario Polese – perché nonostante gli sforzi non tutti i provvedimenti amministrativi hanno colto nel segno, perché alcune azioni non sono state radicali come dovevano, per non aver saputo comunicare le cose fatte perché siamo più bravi nelle piazze dei comuni dove continuiamo a vincere rispetto a quelle virtuali, per l’assenza del partito negli anni cruciali ed anche per le congiunture nazionali e internazionali”. Durante l’assise regionale alcuni hanno parlato della necessità di evitare il commissariamento del partito per preservarne l’autonomia, chiedendo l’elezione di un segretario reggente. Altri chiedono il commissario per un reale cambio di passo nella gestione del Pd. Polese che fa? “Fa rammarico pensare – ha aggiunto Mario Polese, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione- che non ci sia potuti mettere d’accordo su una figura lucana per traghettare il partito per qualche mese fino al congresso. A me in ogni caso interessa che questo partito si rigeneri quanto prima con un congresso a 360 gradi”. Dalla politica alle istituzioni. Nessuna programmazione si vede all’orizzonte del centrodestra eletto. Nessuna strategia all’orizzonte è stata messa in campo. Un vero cambiamento da cosa deve partire e quali i tempi?” A me pare che per il momento – ha precisato Mario Polese -si sia fermi agli enunciati. Questo cambiamento di cui parla il presidente Bardi si fa fatica, onestamente, a vederlo. Credo che Bardi dopo aver per settimane ripetuto le frasi della sua campagna elettorale ora faccia fatica a comprendere ancora la macchina che si trova a guidare. Tanti più che la sua stessa maggioranza non appare omogenea ed è composta da partiti profondamente diversi tra loro. Da parte mia dico che secondo me si è già perso tantissimo tempo del resto Bardi ha iniziato ad accumulare ritardi importanti già dal momento della sua proclamazione non rispettando i tempi indicati dallo Statuto per la presentazione della Giunta. E oggi ancora non riescono a nominare i Direttori generali e le commissioni di fatto sono ancora al palo. Insomma una partenza ad handicap che non depone a favore di nessun reale cambiamento se non nelle parole”. Spopolamento, Petrolio, eolico quali di queste 3 tematiche vanno affrontate e decise subito. Per non parlare dei problemi idrogeologici. “Tanto per cominciare- precisa Mario Polese -c’è una vera e propria emergenza sul tema del petrolio. {module bannerInArticleGoogle} Ne abbiamo parlato proprio ieri in Consiglio. Ci sono scadenze imminenti e purtroppo il Governo regionale non pare pronto. Su Tempa rossa la Total vuole partire a estrarre ma non ha rispettato gli accordi per l’occupazione. I sindacati chiedono incontri ma al momento sono inascoltati. Si rischia la beffa. Poi c’è la questione Eni a Viggiano. Si parla di rinnovo della Concessione ma anche su questo non è dato di sapere la Regione cosa intenda fare. Il sospetto che si voglia concedere di più ad Eni è alto e anche il pericolo che si abbassino le tutele e il controllo ambientale è alto visto che è di qualche giorno fa la notizia che l’Accordo quadro tra Ispra e Arpab è stato ridimensionato con il ministro all’Ambiente che addirittura ha negato la firma sugli accordi. In ogni caso anche su eolico e su tutta la materia ambientale è evidente che il centrodestra lucano sta andando a tentativi non avendo ben chiara la vicenda”.