“La politica regionale pare da tempo disattenta alle reali esigenze del territorio”
Ancora disagi presso l’ospedale di Chiaromonte aggravati anche dal periodo estivo. L’associazione “La nostra Voce” torna sul piede di guerra. Eppure l’assessore regionale alla sanità, Rocco Luigi Leone, in visita al nosocomio della valle del Sinni, a maggio scorso, alla presenza della stampa e di tutte le maestranze della struttura sanitaria aveva dichiarato:“Pur consapevoli della limitatezza delle risorse economiche, intendiamo profondere ogni sforzo possibile per valorizzare le strutture sanitarie dislocate sul territorio al fine di assicurare assistenza e cure ai pazienti. {module bannerInArticleGoogle} La struttura di Chiaromonte è una risorsa importante per questo territorio, con dei servizi che possono essere anche un’opportunità economica, visto che attorno ci sono diverse figure professionali. Il centro degli alcolisti è un reparto importante, con utenti che arrivano un po’ da tutto il centro-sud”. Sono passati ben due mesi da quell’incontro senza, pare, un sibilo di risultato. Nel frattempo, però, aumentano le segnalazioni anche presso al nostro redazioni di disagi, di assenze di operatori sanitari in ferie e non sostituiti. Viene comunicato di un signore che cade per strada, batte la testa perde i sensi viene accompagnato al pronto soccorso dove le vengono medicate solo le ginocchia senza effettuare una tac alla testa costringendolo a rivolgersi presso altre strutture vicine. Vengono lamentate carenze o contraddittorie informazioni tra i vari uffici. Rosanna Polito, Emanuela Di Santo, Teresa Di Santo, coordinatrici dell’associazione “la nostra voce” dopo un silenzio assordante del responsabile regionale alla sanità, stanno pensando di programmare delle iniziative importanti. “Dagli uffici preposti – sottolinea Rosanna Polito, una delle coordinatrici, raggiunte telefonicamente dalla nostra redazione – ci dicono di aspettare, aspettare, stanno vedendo, stanno vedendo. {module bannerInArticleGoogle} Quello che vogliamo fare intendere e che in un periodo estivo affollato di turisti e di momenti festivi, possono capitare tante emergenze non supportate da medici preposti perché in ferie e non sostituiti. Va in ferie il pediatra e non lo sostituisce nessuno. Al CUP uno dei due dipendenti è andato in ferie lasciano l’unico preposto a gestire file interminabili. Tempo fa è mancato il ginecologo per ferie nessuno ha pensato a sostituirlo”. Restiamo vigili su questa annosa situazione sanitaria dell’ospedale di Chiaromonte che è probabilmente l’unica struttura a norma con apparecchiature di avanguardia, dove, però, la politica pare da tempo disattenta alle reali esigenze del territorio.