Enrico Mascia: “Celebriamo la grandezza di un uomo che ha fatto grande Policoro”
Dinu Adameșteanu è stato un archeologo rumeno naturalizzato italiano, pioniere e promotore dell’applicazione delle tecniche di aerofotografia e prospezione aerea nella ricerca e ricognizione archeologica. Morto a Policoro nel 2004. Per questo la sua città, ormai diventa tale, gli ha dedicato un bellissimo Murale inaugurato qualche giorno fa all’incrocio tra via Siris e via Monte Bianco grazie alla maestria di Crayon, street artist che, per una settimana, ha lavorato per far rivivere la parete laterale dei palazzi Ater con una tecnica che richiama moderno e antico. Una delle principali preoccupazioni di Dinu Adameșteanu fu quella di creare, preservare e sviluppare, l’allestimento di musei nelle stesse zone di rinvenimento. {module bannerInArticleGoogle} I risultati di questa impostazione si possono vedere in un gran numero di qualificanti iniziative e nella rete diffusa di strutture museali di pregio della regione: a Metaponto, ad esempio, l’intervento sul locale Antiquarium servì a trasformarlo in Museo nazionale, una struttura espositiva conosciuta come Museo archeologico nazionale di Metaponto; a Policoro furono gettate su sua iniziativa le basi di una nuova esposizione museale, anch’essa di rango nazionale, nota come Museo archeologico nazionale della Siritide. A Melfi fu creato il Museo Nazionale del Melfese, ospitato nel castello normanno. Iniziativa fortemente voluta dall’associazione Culturale IdealMente di Policoro attraverso un progetto di Comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, che ha come filo conduttore la valorizzazione del periodo storico magno greco in Basilicata attraverso la figura di Adamesteanu. Grande soddisfazione dell’amministrazione comunale e del primo cittadino, Enrico Mascia, per l’iniziativa: “Celebriamo la grandezza di un uomo che ha fatto grande Policoro”.