Lo studio dell’avvocato Angelo Lucarella sulla costituzionalità degli accordi nel suo libro
“Il Contratto di Governo, quello stipulato il 1 giugno 2018 tra le forze politiche del movimento Cinque Stelle e la Lega di Salvini, può ritenersi uno strumento incostituzionale o esso è semplicemente un diverso contenitore di accordo tra forze politiche per ottenere la fiducia parlamentare?” È la domanda che pone l’avvocato Angelo Lucarella, componente della cattedra di Diritto Costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza, dipartimento jonico dell’Università di Bari, nel suo pamphlet di recente pubblicazione, agosto 2019, per sollecitare un doveroso approfondimento giuridico, contribuendo al dibattito dottrinale nato, appunto, all’indomani della nascita di questo nuovo negozio contrattuale. Qual è il peso giuridico del contratto sottoscritto da due forze diverse politicamente? {module bannerInArticleGoogle}
Una manifestazione di volontà, nata sulla esperienza giuridica tedesca, (nel lontano 1964 il contratto fu necessario per mettere insieme due formazioni politiche prevalenti, cristiano democratici e socialdemocratici), di natura privatistica può essere sottoposto alla disciplina degli atti amministrativi in senso proprio? Possono due soggetti rappresentativi di due aggregazioni politiche addivenire ad una stipula contrattuale di meri programmi da portare a realizzazione in via del tutto improbabile, futura, aleatoria? Interrogativi dove la competenza, la giusta attenzione dell’autore, non si sottrae per capire se l’inedito atto sia una insostenibile leggera dell’essere o in realtà una nuova frontiera del diritto su cui i giureconsulti del futuro dovranno fare i debiti conti. Appena settanta nove pagine su una questione di rilevanza costituzionale e non solo.
Un aspetto non rilevante, un “virus” che potrebbe, in futuro, ingenerare importanti vincoli alla libertà di discussione e approvazione del parlamento in termini di insindacabilità, indipendenza e della sua costituzionale autonomia politica e normativa. Un argomento non semplice ma che l’autore come nel suo semplice stile, riesce a rendere accessibile a tutti utilizzando un linguaggio duttile. Un libro- messaggio che l’autore studioso da tempo di queste tematiche di rilevanza costituzionale, rivolge alla migliore politica per capire se il passaggio dal famoso accordo di coalizione all’attuale contratto di governo abbia dato vita alla nascita della terza Repubblica oppure come sempre avviene nel nostro antico condominio politico si tratta di una semplice relazione politicamente romantica.