Evento affascinante tra Potenza e Matera. Parla l’ideatrice Giovanna D’Amato
Materarmoniae-Suoni di Pietra. Evento culturale, tra Potenza e Matera, organizzato dall’Associazione Ateneo Musica Basilicata, coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 che rientra nel programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Un progetto che vuole unire mondi musicali differenti: da un lato musicisti di formazione classica, dall’altra le voci della tradizione popolare lucana. Un piccolo esperimento con l’obiettivo di raccontare le memorie di una arcaicità lucana dando linfa vitale alla tradizione reinterpretata con il linguaggio della musica di oggi. Ne parliamo con l’ideatrice del progetto,Giovanna D’amato, direttore artistico dell’associazione Ateneo Musica Basilicata.Diplomata in violoncello presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone, laurea in lettere con il massimo dei voti e la lode presso la Università degli Studi della Basilicata discutendo una tesi sui “Salotti musicali a Napoli nell’Ottocento”.Un Master di primo Livello in teoria e prassi della musica antica presso l’università degli studi della Basilicata. Attualmente è referente area musica della Lucana Film Commission, docente al conservatorio di Benevento. Un grande progetto: la musica che racconta la storia della Basilicata. {module bannerInArticleGoogle} “In passato avevo messo insieme –precisa Giovanna d’Amato, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione -lo strumento classico per antonomasia che è il quintetto d’archi insieme a degli strumenti popolari. Questa idea l’ho traghettata nel bando Matera capitale della cultura europea proponendo un’idea di rivitalizzazione; una promozione con un linguaggio contemporaneo del nostro enorme patrimonio musicale lucano. Un patrimonio che la Basilicata custodisce in maniera arcaica e originale. Unire il mondo della musica classica contemporanea con quello della musica popolare lucana creando uno stimolo reciproco. Attraverso questo bando sono stati selezionati sette compositori proveniente da tutta l’Europa che, nel mese di maggio 2018, attraverso un workshop,guidati dai maestri Ambrogio Sparagno, musicista ed etnomusicologo italiano, e Gianvincenzo Cresta, bravissimo compositore di musica classica,hanno visitato e vissuto i contesti territoriali dove viene generata la musica popolare. Da questo incontro con la musica popolare, questi compositori, hanno tratto dei loro componimenti musicali classici prendendo spunto da tutto quello che avevano visto e sentito. Sono venuti fuori una narrazione musicale inserita in un’unica opera studiata, elaborata e predisposta per una grande orchestra d’archi e strumenti popolari composta da trentacinque elementi per un evento molto affascinante e innovativo senza altri esempi in tal senso, appunto Materarmoniae”. Raccontare le storie e le tradizioni della Basilicata, dunque attraverso i suoni e le musiche di questo territorio. “È un bellissimo pensiero – conclude Giovanna D’Amato – che dice: questa nostra cultura popolare continua ad essere vitalissima e che appartiene a tutti noi lucani”.