L’improvviso malore mentre cantava uno dei suoi più grandi successi, “Oro”
La musica era la sua vita, e sempre cantando se n’è andato via. Mango, nome d’arte di Giuseppe Mango, ci ha lasciati 5 anni fa, esattamente l’8 dicembre 2014 accusando un malore durante un concerto al “Palaercole” di Policoro, davanti a circa quattromila fans e scusandosi per non riuscire a proseguire, lasciò il palco. A nulla servirono i soccorsi presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II°” della cittadina jonica. L’improvviso malore mentre cantava uno dei suoi più grandi successi, “Oro”: “Scusate”, disse e pochi istanti dopo si accasciò senza più riprendere conoscenza. Vogliamo ricordarlo ripercorrendo la sua carriera. Noto per la sua estensione vocale e per il suo stile che fondeva pop e rock con sonorità folk e world music, è stato definito dal critico musicale Mario Luzzatto Fegiz come un «autentico innovatore della musica leggera italiana». {module bannerInArticleGoogle} Nato a Lagonegro in provincia di Potenza, Mango si avvicina alla musica precocemente, entrando già a 6-7 anni in una cover band assieme al fratello maggiore. Inizialmente i suoi gusti musicali sono orientati verso il soul e l’hard rock, generi totalmente diversi da quelli che, anni dopo, decreteranno il suo successo. I suoi artisti preferiti sono Aretha Franklin, Otis Redding, Led Zeppelin e Deep Purple, per poi ascoltare successivamente anche Peter Gabriel, Sting, Prince e AC/DC; in età giovanile Mango non si dimostra interessato alla musica italiana, dichiarando che interpretava «al massimo qualche brano di Battisti». Trasferitosi a Roma nei primi anni settanta cercando di intraprendere la carriera professionale, riesce a incidere per la RCA l’album La mia ragazza è un gran caldo (1976). Due brani inseriti nell’album, Per te che mi apri l’universo e Tu pioggia io mattino, attirano l’attenzione di Patty Pravo, che li reinterpreta in un suo album. Anche Mia Martini è attratta dalle melodie di Mango e incide una propria versione di “Se mi sfiori”. {module bannerInArticleGoogle} La svolta arriva quanto Mogol scopre per caso un suo provino e studio e, colpito positivamente dal prodotto, decide incontrare il cantante, proponendogli di riscrivere il testo della canzone sentita nel provino (intitolata Mama Voodoo): è così che nasce il brano Oro che, pubblicato su 45 giri nello stesso anno, ottiene un grande successo, al punto da diventare uno dei più noti dell’artista. L’incontro con Mogol sarà determinante per la carriera di Mango e il sodalizio tra i due si rivelerà proficuo. Nel 1985 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” con la canzone Il viaggio, ottenendo il premio della critica, pur senza passare il turno per la finale. In totale furono sette le partecipazioni al Festival di Sanremo.