L’anziano paziente accolto con pazienza, competenza e attenzione da tutto lo staff della struttura
“Oggi sento il piacere e il dovere di scrivere due righe a tutto lo staff del reparto della lungodegenza dell’azienda ospedaliera di Chiaromonte: dal primario, dottor Giacomo Lamboglia, al dottor Valicenti, alla caposala, ai fisioterapisti, agli infermieri e alle Oss”.
È quanto scrive la signora Teresa Lofrano, madre di un 89enne del quale nel novembre scorso abbiamo raccontato le disavventure patite in seguito all’intervento del 118 per una frattura del femore (leggi articolo qui di seguito).
[bt_quote style=”border-left” width=”0″]L’odissea di un 89enne con frattura al femore. Il 118 lo porta a Policoro, ma lì non ci sono posti[/bt_quote]
Dopo l’esperienza negativa del mancato ricovero presso l’ospedale di Policoro, la figlia dell’anziano paziente ha voluto testimoniare l’esperienza positiva vissuta alla lungodegenza di Chiaromonte dove lo stesso è stato ricoverato in seguito alle cure ricevute all’ospedale di Lagonegro.{module bannerInArticleGoogle}
“Giunto da voi, dopo 18 giorni –scrive la signora in una sorta di lettera aperta ai medici della lungodegenza di Chiaromonte- ha trovato fin da subito accoglienza e premura. Voglio dirvi grazie per il lavoro svolto con amore, pazienza ed attenzione. Grazie perché con le vostre forze cercate di non far mancare nulla ai vostri pazienti; dalle cure alle coccole, ma soprattutto lottate per far avere tutti i diritti che spettano ai pazienti ma che spesso gli vengono negati. Grazie per l’umiltà con cui svolgete il vostro lavoro e i consigli che donate a tutti i familiari. Grazie infinite per tutto ciò che fate per i vostri malati.” Un esempio di buona sanità che fa ben sperare e che ci proietta con attese positive verso il nuovo anno.