Una serie di appuntamenti nel 2020 per una storia prestigiosa quella del castello ducale di Venosa
“Il Castello animato. Il Medioevo prende vita”. Appuntamento culturale svoltosi a fine dicembre, a Venosa, all’interno del Castello ducale “Pirro del Balzo”. Promosso dal Comune di Venosa e organizzato da Artistica Management all’interno del cartellone natalizio “Venosa, che spettacolo! Racconti di musica e teatro”, l’evento, attraverso brevi drammatizzazioni, scene di vita quotidiana, performance artistiche e di musica medievale, visite guidate, spettacoli con il fuoco, ha anticipato l’inizio del 2020, anno con cui si ricorderanno i 550 anni dalla costruzione del maniero da parte del duca Pirro del Balzo. {module bannerInArticleGoogle} Una storia prestigiosa, quella del castello ducale di Venosa che fu fatto erigere da Pirro del Balzo tra il 1460 e il 1470, dopo l’abbattimento di una preesistente cattedrale romanica dedicata a San Felice, a sua volta edificata nell’XI secolo sui resti di alcune cisterne romane. Successivamente da fortezza fu trasformato in dimora signorile da Carlo Gesualdo, il noto “principe madrigalista” che nel Cinquecento fece risuonare, per gli ampi e sontuosi spazi castellari, le sue composizioni musicali polifoniche. L’appuntamento ha visto giocolieri, musici e numerosi altri personaggi in costumi medievali, che hanno riportato il Castello ducale di Venosa ai suoi più antichi fasti, al tempo in cui, sul finire del XV secolo, le sue stanze erano abitate da Pirro del Balzo, figlio di Francesco duca di Andria, e da sua moglie Maria Donata Orsini, figlia di Gabriele Orsini principe di Taranto. {module bannerInArticleGoogle} Momento culmine della rievocazione è stata proprio l’uscita dei due duchi, insieme alla loro figlia ultimogenita Isabella, futura regina di Napoli. Al cospetto della famiglia ducale, il gruppo Odor Rosae Musices, diretto dal maestro Fabio Anti, ha eseguito alcuni brani di musica medievale, recuperati attraverso ricerche storico-filologiche e trascrizioni da testi antichi, utilizzando fedeli riproduzioni di strumenti d’epoca. L’iniziativa ha visto la partecipazione dell’Associazione culturale “Liu.Bo” e del Gruppo sbandieratori e musici “Puer Apuliae”, entrambi di Lucera, in provincia di Foggia.