Ha lo scopo di tutelare il prodotto di montagna e riconoscere il valore sociale, ambientale e turistico
Si allunga l’elenco dei prodotti con indicazione facoltativa di qualità “Prodotto di montagna” della Basilicata, riconosciuti dal Ministero delle Politiche agricole Alimentari e Forestali. Lo rende noto in una nota l’Alsia, Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura. All’interno del prestigioso “logo verde”, erbe officinali, carni fresche o trasformate, cereali e prodotti ortofrutticoli; ben altri 36 prodotti dell’Area Sud della Basilicata, tutti segnalati dall’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura. {module bannerInArticleGoogle} Prodotto di montagna” un nuovo marchio identificativo di qualità che ha lo scopo di tutelare il prodotto di montagna e riconoscere il valore sociale, ambientale e turistico di queste aree. Al 31 gennaio 2020 risultano oltre 106 i prodotti lucani che possono fregiarsi di questo marchio, istituito nel 2018. Il decreto ministeriale è quello numero 57167 del 26 luglio 2017 che indica tutti i 106 prodotti di montagna aggiornati al 3 febbraio 2020. Aziende lattiero caseari di Paterno, Viggiano, Picerno Avigliano, Chiaromonte, Calvello, Grumento Nova e tanti altre; aziende ortofrutticole e cereali di trasformati a Cersosimo, San Paolo Albanese, Rotonda, Senise, Terranova del Pollino, Francavilla in Sinni, Maratea, solo per indicarne alcuni. {module bannerInArticleGoogle} Aziende di settore che trasformano materie prime che provengono essenzialmente dalle zone montane, nonché alimenti trasformati, quando la trasformazione, la stagionatura e la maturazione abbiano luogo in altura.