Ancora nessuna risposta certa sull’annosa vicenda dei precari in sanità
Nessuna conferma definitiva sulla stabilizzazione del personale nella sanità lucana. Nessuna conferma, da parte dei dirigenti di settore e dell’assessore alla sanità Rocco Leone, della promessa di riallineamento, fino a luglio, dei contratti prorogati fino al 31 marzo. Nell’incontro di metà febbraio, insieme con i sindacati, si era deciso di integrare e modificare la delibera del 31 gennaio numero 124, colmando i vizi presenti superando un’evidente disparità di trattamento tra i lavoratori. L’incontro fu anche foriero di una precisa volontà dell’assessore regionale Rocco Leone: porre fine al precariato con l’attivazione delle procedure concorsuali.
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Resta in piedi il nodo del precariato nella sanità lucana delineatasi nel lontano 2017 quando l’amministrazione regionale dell’epoca decise, attraverso un bando, utilizzando le agenzie interinali, di reclutare infermieri, tecnici radiologi, operatori socio sanitari, autisti di ambulanza, ingegneri, chimici, architetti, informatici, per l’ospedale San Carlo di Potenza, all’Asp di Potenza, l’Asm di Matera e all’Irccs Crob di Rionero per un importo di oltre 45 milioni di euro. Un bando, reso esecutivo da una determina dirigenziale del 19 febbraio scorso, numero 20AB. 2020/D00021, che permetterà l’utilizzo del lavoro interinale nella pubblica amministrazione con l’impossibilità di utilizzare altri strumenti come lo scorrimento delle graduatorie in essere.
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Una determinazione, pare, in contrasto con l’assunzione di ben oltre 1000 assunzioni a tempo determinato previsto con le delibere 124 del 31 gennaio 2020 e 90 del 28 gennaio 2020. Disparità normative, utilizzo delle agenzie interinali nella pubblica amministrazione, in particolare nella sanità, i precari dell’ospedale San Carlo per i quali probabilmente non hanno nessuna possibilità di alcuna proroga oltre il 31 marzo con gli Oss già esclusi dalla predetta proroga. Al momento la sanità lucana presenta un quadro di un paziente molto malato.