Si tratta di un uomo proveniente dalla vicina Puglia, che lavora all’interno dello stabilimento lucano
C’è un primo caso di coronavirus nello stabilimento Fca di Melfi. Si tratta di un uomo proveniente dalla Puglia, che lavora nella fabbrica lucana, risultato positivo al virus dopo aver effettuato come da prassi il tampone. Nella mattinata di oggi FCA ha emesso un comunicato stampa in cui si annuncia la sospensione temporanea delle produzioni di gran parte degli stabilimenti europei. Intanto arriva la solidarietà dai sindacati tramite un comunicato, con la FIOM CGIL Basilicata, che prende atto che quanto comunicato dall’azienda va nella direzione delle richieste sindacali più volte ribadite in questi giorni. La scelta della chiusura temporanea dei siti produttivi, che durerà fino al 27 Marzo, tra cui quello di Melfi, nella chiave della riorganizzazione del lavoro e delle postazioni al fine di tutelare i lavoratori è il punto centrale che la nostra organizzazione sta ponendo a tutti i livelli per la gestione dell’emergenza, da quello di stabilimento a quello nazionale. Tali condizioni sono inoltre in linea con il protocollo siglato da governo e parti sociali del 14 marzo 2020.
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Durante l’incontro odierno con la delegazione RSA, la FCA ha comunicato che la chiusura fino al 27 marzo si protrarrà per quello di Melfi fino al 30 marzo data la sua organizzazione del lavoro. La FIOM CGIL ha chiesto alla direzione che in questo periodo si realizzino concretamente le richieste avanzate negli incontri precedenti da RLS e RSA per migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori e per assicurare al rientro la piena occupazione. La Fiom Cgil esprime infine piena solidarietà al lavoratore colpito dal coronavirus e alla sua famiglia e auspica l’attivazione immediata del protocollo necessario al fine di contenere il contagio.