Se la situazione dovesse peggiorare si dovranno prevedere altre ed efficaci azioni
La Val D’Agri resta uno dei maggiori focolai del coronavirus. Negli ultimi giorni si sono susseguiti proteste da parte dei cittadini del territorio, proposte dalla nuova associazione “Uniti per la Val d’Agri”, sindaci dell’intera area che richiedono, a forte voce, la riapertura della struttura ospedaliera di Villa d’Agri. In particolare, il primo cittadino di Marsicovetere, Marco Zipparri, comune che raggruppa tutti i servizi per l’intero comprensorio valligiano, ha protestato fortemente per una situazione da coordinare e controllare meglio. Al momento a Marsicovetere la situazione appare tranquilla. «Per ora non si registrano – ha precisato Marco Zipparri sindaco di Marsicovetere, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione – casi di positività al COVID-19 oltre quello che riguardava un mio concittadino deceduto».
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Alcuni giorni fa, sindaco, a proposito dell’emergenza in Val d’Agri, ha scritto una lettera al Prefetto, con cui richiedeva la presenza dell’esercito nel territorio della Val d’Agri. Crede che la presenza dei militari sia un’idea repressiva o probabilmente educativa per far capire alla gente di restare a casa conviene a tutti?
«Si, la richiesta della presenza di unità militari è stata fatta insieme con il sindaco di Grumento Nova – sottolinea Marco Zipparri – per meglio coordinare le verifiche e i controlli dei transiti veicolari. Lavoro svolto da settimane dalla Polizia Locale del comune di Marsicovetere, i Carabinieri della Stazione di Villa d’Agri coordinati dal Comando Compagnia di Viggiano e dalla Guardia di Finanza, ai quali va il mio profondo senso di stima e gratitudine». La Val d’Agri è un centro servizi per l’intera Valle e dunque fa da attrattore anche commerciale per l’intera area. «Certo – continua Marco Zipparri -con l’eventuale presenza dell’esercito si riuscirà ad avere un punto di presidio fisso all’ingresso del paese». Un territorio la Val d’Agri, dove risiede il suo comune con focolai importanti, con l’ospedale di Villa d’Agri a mezzo servizio, questo virus fa capire che la sanità lucana va probabilmente riorganizzata.
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«Come in tutti gli ospedali e le strutture sanitarie italiane è inevitabile che “le case della salute” – aggiunge Marco Zipparri – non siano indenni da probabili contagi COVID-19. Bisogna garantire tutti i servizi erogati presso i reparti. Proprio oggi, da primo cittadino di Marsicovetere, in una riunione operativa con il direttore di struttura, i dirigenti medici ho manifestato queste priorità. C’è stato un ritardo da parte del laboratorio analisi COVID-19 è ancora oggi non si conoscono tutti gli esiti dei tamponi processati. Il PSA, la Radiologia, il laboratorio analisi, e la rianimazione dovrebbero essere di nuovo operative. Già oggi in giornata sta per ripartire il PSA». Se la situazione dovesse peggiorare, insieme con l’associazione “Uniti per la Val d’Agri”, sicuramente si dovranno prevedere altre ed efficaci azioni al seguito. «Sono e resto a totale disposizione – conclude Marzo Zipparri -del Comitato “Uniti per la Val d’Agri” per lo straordinario senso di solidarietà messo in campo e dei comitati in generale». Poche e chiare parole di un primo cittadino in prima fila per tutelare la salute dei cittadini del proprio territorio.