Leonardo Bia: “Occorre una riprogrammazione di tutti gli enti che devono realmente mettere in atto una task force
Le associazioni di volontariato ed implementazione delle infrastrutture in Basilicata si rivolgono agli organi preposti e responsabili per l’emergenza Covid: Regione Basilicata, COC del comune di Matera e Potenza, e di tutti i comuni della Basilicata, e per conoscenza Ospedale e presidi di Matera e Potenza. È Leonardo Bia, delegato delle associazioni scriventi a motivare questa iniziativa. “Occorre su indicazioni OMS interrompere il contagio – sottolinea, in maniera chiara, Leonardo Bia – individuando i positivi e tutte le persone a contatto con i conclamati Covid-19, tracciando tutti i contatti, in tutti i modi possibili, sempre nel rispetto della privacy”. Ma cosa si può fare di più rispetto a quello che gli enti preposti stanno facendo?
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“Occorre una riprogrammazione – precisa Leonardo Bia- raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione- di tutti gli enti, che devono realmente mettere in atto una task force, controllando e monitoraggio tutti i possibili sintomatici ed asintomatici. In aziende pubbliche ma soprattutto in aziende private in cui ancora si lavora come nei Call Center, dove invece occorre agevolare lo smart working a casa. Sono necessari più tamponi mirati, più sorveglianza attiva. In molte regioni del sud, a Matera e Potenza, ed in tutta la regione, non ci sono i reagenti per i tamponi, mascherine e tute”. A proposito di mascherine pare evidente come in molti comuni arrivino attraverso donazioni (Castelluccio Inferiore), non come logica attraverso vie istituzionali. Non tenendo conto del ritardo. Il tuo pensiero in merito? “Il problema delle forniture di mascherine soprattutto di tipo Ffp3 – chiarisce Leonardo Bia – per tutelare e contenere il contagio soprattutto per il personale sanitario, è stata una questione dove il sistema Sanitario Nazionale si è trovato impreparato. Il problema a giorni dovrebbe sbloccarsi; il nuovo Commissario Covid Domenico Arcuri, Direttore Invitalia, ha preso di petto la situazione, iniziando a consegnare in tutta Italia”. L’ultimo Dpcm dispone 4,3 miliardi sul fondo di solidarietà dei Comuni, più un fondo di 400 milioni, ulteriore anticipo destinato ai comuni col vincolo alle persone che non hanno i soldi per non fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari”.
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Come dovrebbero organizzarsi i comuni per una corretta distribuzione di queste risorse? “I Servizi Sociali di ogni Comune si occuperanno della distribuzione ai beneficiari – conclude Leonardo Bia – partendo da coloro i quali non percepiscono altri contributi pubblici. Poi molte associazioni in parallelo, come supermercati, o associazioni stanno aiutando le famiglie bisognose, con buoni spesa o spese sospese”. Da ricordare le somme attribuite dal DCPM alla Basilicata: la città di Matera riceverà circa 394.000 euro, la Provincia materana circa 1.649.000 euro, Potenza circa 398.000 euro, la Provincia potentina circa 2.810.000 euro e Melfi circa 135.000 euro.