Nell’emergenza coronavirus il comune sta lavorando con impegno e attenzone per fronteggiare l’emergenza
Mentre Conte ha già comunicato ai sindacati e ai rappresentanti delle associazioni di categoria che le restrizioni previste fino al 13 aprile saranno prorogate fino al 3 maggio 2020 e che è già a lavoro per un nuovo decreto, a Matera l’emergenza coronavirus dal punto di vista sanitario sembra ad oggi sotto controllo. I casi di coronavirus restano 61 di cui 3 guariti e da due giorni non si registrano nuovi casi di contagio. Abbiamo contattato il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri per un aggiornamento diretto e per porgli alcune domande di approfondimento.
L’emergenza coronavirus non è ancora finita, ma se i guariti in Italia oggi superano i decessi ed il trend dei nuovi positivi al momento sembra essere in calo, l’allerta è ancora alta. Qual è la situazione attuale a Matera?
“Matera è in linea con le statistiche nazionali e registra un’aggressione controllata del coronavirus, grazie anche al comportamento rispettoso dei suoi cittadini. La specificità del caso Matera sta nel fatto che molti dei nuovi contagi avvengono all’interno del nucleo familiare in cui sia già presente un positivo al COVID-19. Questa accade perché, nella maggior parte dei casi, non si hanno a disposizioni sufficienti locali nella propria abitazione per poter garantire l’isolamento perfetto del contagiato. Abbiamo chiesto alle autorità competenti di accelerare il percorso verso l’utilizzo di strutture di degenza alternative per coloro che non necessitano di ricovero ospedaliero. Il Comune ha individuato e trasferito un elenco di luoghi idonei per questo scopo. Ci aspettiamo che a breve si possa finalmente dare concretezza a questa possibilità che consentirebbe di salvaguardare la salute dei familiari dei positivi e nel contempo ridurre drasticamente l’estendersi del contagio”.
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Molti sindaci e governatori regionali, in questa situazione ancora precaria e delicata, si sono opposti ai permessi giunti la settimana scorsa dal Viminale in merito alla possibilità per i minori di uscire di casa purché accompagnati da un solo genitore ed in merito ai permessi concessi in tal senso anche agli anziani, soggetti inoltre anche particolarmente a rischio. Il tutto ha creato non poca confusione. Qual è la sua posizione a riguardo?
“Io credo che sia sbagliato in questo momento dare la sensazione che si possano allentare le misure restrittive. Il pericolo non è cessato e fino a quando non sarà effettivamente possibile farlo, è necessario che tutti restino a casa evitando di uscire se non per comprovati motivi: lavoro, spesa o emergenza”.
L’attuale situazione essendo stazionaria sta permettendo alle terapie intensive e alle strutture sanitarie di avere un po’ di respiro, ma Borrelli ci preannuncia una “fase 2” che potrebbe avere inizio a metà maggio, pertanto ha invitato tutti, sindaci e governatori inclusi, ad essere pronti a questa eventualità mantenendo rigore e massima prudenza. Il Comune di Matera si sta già organizzando in tal senso? Sono in cantiere nuove direttive?
“Attenderemo le linee guida che ci verranno dalle autorità che stanno gestendo direttamente le fasi dell’emergenza sanitaria. La nostra attenzione è orientata invece al rilancio del sistema economico e produttivo della città con particolare riguardo al settore turistico. Nel 2019 Matera, grazie al titolo di Capitale europea della Cultura, ha avuto numeri di crescita incredibili per numero di presenze e pernottamenti. La città ha acquisito una reputazione internazionale che ne fanno una delle mete più gettonate in Italia. Oltre all’immissione di liquidità, aggiuntiva, oltre unmilione di euro, rispetto alle misure già varate dal Governo, che possiamo garantire per il fatto di essere un Comune virtuoso e con i conti in regola, stiamo continuando a lavorare per completare quei progetti che sono stati avviati nel corso di questi anni e che garantiranno una ripresa economica ed occupazionale”.
Quest’anno i festeggiamenti civili in onore di Maria Santissima della Bruna in programma il 2 luglio 2020 sono stati annullati. Permettere ugualmente al solo carro di fare il suo percorso, passando anche in altri quartieri della città, per permettere ai fedeli di salutare la madonna almeno dai propri balconi è un’opzione che si sta valutando?
“E’ necessario prima comprendere cosa accadrà nei prossimi mesi riguardo alle misure restrittive di contenimento del contagio da coronavirus. Le decisioni saranno prese di concerto con la Prefettura, la Questura, il Comitato Festa della Bruna e la Curia arcivescovile”.
La Santa Pasqua quest’anno sarà “a porte chiuse”. Qual è il suo messaggio alla cittadinanza in occasione di queste anomale festività?
E’ un messaggio di augurio e di speranza. Questa dilagante infezione virale può aggredire i nostri corpi ma non può abbattere il valore distintivo e l’acquisito potere territoriale della città. Matera riemergerà nel mondo con il suo stupefacente vitalismo storico. Questo, però, è ancora il momento di combattere. Un abbraccio virtuale a tutti.