La candidatura è arrivata su proposta e progetto dell’Università della Basilicata
I “Giardini di Grassano” in provincia di Matera e i “Giardini di Sant’Arcangelo” in provincia di Potenza sono stati candidati nel registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, su proposta dell’Università della Basilicata, che ha studiato le caratteristiche peculiari dei siti, ne ha valutato la candidabilità e ha redatto le schede per la candidatura. L’iter prevede due fasi, di cui si occupano i ricercatori dell’Ateneo lucano: la preselezione – ovvero l’attuale fase della candidatura, quella più delicata, perché seleziona le aree idonee rispetto a requisiti di ammissibilità approvati nella Conferenza Stato-Regioni – cui seguirà la consegna del dossier definitivo. I due “giardini” sono la testimonianza del paesaggio rurale storico, e “frutto” delle pratiche rurali tradizionali e secolari.
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I “Giardini di Grassano” hanno un’estensione di 250 ettari con particelle di medie dimensioni di circa settemila metri quadrati, di proprietà privata, e coltivati da secoli. Si hanno infatti notizie della loro presenza già nel XVIII secolo. I “Giardini di Sant’Arcangelo” si estendono invece su un’area di 500 ettari, e sono composti da particelle di proprietà private di circa duemila metri quadrati: alcune descrizioni di quest’area emergono già nella Statistica murattiana dell’Ottocento. Ancora oggi sono si portano avanti coltivazioni tradizionali quali il “percoco con il pizzillo” o “la cocozza longa”. Le fasi della candidatura sono gestite dal Ministero per le Politiche agricole attraverso l’Osservatorio nazionale del Paesaggio Rurale. Il Ministero definisce la significatività, l’integrità e la vulnerabilità delle aree, tenendo conto delle valutazioni scientifiche e dei valori attribuiti dalle comunità locali. Rientrare nel Registro, tra l’altro, significa anche accedere a incentivi e a specifiche iniziative nazionali di valorizzazione: “Poter far parte di questo registro – ha spiegato Francesca Fasanino, ideatrice del progetto e collaboratrice a contratto del Dicem – consente quindi un riconoscimento all’agricoltura eroica, fatta di una tradizione millenaria di contadini, che hanno tramandato di padre in figlio pratiche e saperi che oggi costituiscono l’identità di questi paesaggi.
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Si tratta di un riconoscimento che rinforza il sostegno all’agricoltura locale, conservando le tradizioni, in quelle zone che conservano evidenti testimonianze della loro origine e della loro storia, mantenendo un ruolo nella società e nell’economia”. Responsabili scientifici della candidatura sono i docenti Unibas Vitale Nuzzo, Giuseppe Montanaro e Chiara Rizzi, con il contributo del Nature-city Lab, coordinato dalla docente Unibas Ina Macaione. Oltre al gruppo universitario, per i Giardini di Grassano supportato la candidatura l’Organizzazione Produttori Olivicoli Lucani, mentre per i Giardini di Sant’Arcangelo hanno collaborato e sostenuto la candidatura il sindaco, Vincenzo Nicola Parisi, e l’assessore comunale, Antonio Galotta.