Il presidente Petraglia: pronti al collegio di garanzia, poi Tar e Consiglio di Stato
Si chiama ‘SALVIAMOCI’ il comitato nazionale delle squadre di Serie D che si vogliono far retrocedere d’ufficio. La proposta di cristallizzare i campionati è della giunta della Lega Nazionale Dilettanti che il prossimo 3 giugno verrà presentata al Consiglio Federale per l’eventuale ratifica. Un coordinamento di squadre “escluse” o meglio costrette all’Eccellenza forzata che farà sentire,nelle sedi legali opportune tutto il proprio dissenso. A presiedere il comitato l’avvocato Antonio Petraglia, presidente del sodalizio del Grumentum – Val D’agri, una delle quattro indiziate alla retrocessione nel girone H.
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Un comitato che ha in cantiere diverse azioni per tutelare onore e titolo delle formazioni interessate. “La prima azione è stata già fatta qualche giorno fa – esordisce l’avvocato Antonio Petraglia, presidente del Grumentum- Val D’Agri, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione – ed è partita dal mio ufficio con una chiara diffida inviata alla FIGC e alla Lega a non recepire quella scellerata proposta che si vuole ratificare il prossimo 3 giugno. Nel contempo abbiamo inviato una missiva anche al Ministro dello sport, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministero delle politiche sociali, perché riteniamo che questa decisione possa determinare l’estinzione di diverse società soprattutto in un periodo difficile come questo. Voglio dire che, nel segmento calcistico dilettantistico, l’Italia è l’unico caso mondiale che fa retrocedere le proprie squadre senza giocare”. Il Presidente del Nardò, l’avvocato Donadei, dalle colonne di questo giornale sentenziava che dopo le diffide si andrà al Tar e poi al Consiglio di Stato.
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“Noi siamo più decisi del collega Donadei – aggiunge Antonio Petraglia- prima del Tar e del Consiglio di Stato, c’è il collegio di garanzia. Un’indicazione precisata nelle norme del decreto rilancio che parla di controversie sportive che, per i tre gradi, si dovrebbero risolvere in appena tre mesi. Guardando la nostra giustizia la vedo molto difficile. La circostanza simpatica è che le pratiche di diritto sportivo vengono trattate come una qualsiasi del catasto. Tanto per intenderci, su queste questioni vige il principio del silenzio rifiuto”. Dopo le diffide e le contestazioni il comitato ha in serbo anche delle probabili proposte. “Certo – sottolinea Antonio Pietraglia – la nostra proposta è semplice e chiara: aumentare il numero dei partecipanti evitando tutte le retrocessioni almeno per il format 2020/2021.Per il campionato successivo si andrà, poi, ad effettuare un riequilibrio proponendo sei retrocessioni. Per un anno eccezionale possono corrispondere azioni eccezionali”. Una pagina buia nella storia del calcio italiano, ancora più grave, se lo sguardo lo si rivolge ai costi della retrocessione che le squadre dovranno sopportare. Per il Grumentum-Val D’Agri, al primo anno nella categoria dilettantistica semi-professionistica, i danni saranno rilevanti. “La retrocessione – conclude Antonio Petraglia – costerà molto, tanto da ipotizzare delle azioni patrimoniali per danni agli organi competenti. In tutto questo c’è un aspetto morale, per i soggetti coinvolti,e patrimoniale, al momento non quantificabile, legate alla perdita di un titolo sportivo”. Davvero una pagina non esaltante per la storia sportiva nazionale, in particolare per la Basilicata che si vedrà privata di due formazioni: la FC Francavilla con quindici anni di storia calcistica indimenticabile e il Grumentum-Val D’agri, nato nel 2016, in seguito alla fusione dell’ASD Villa d’Agri Calcio e il Real Grumento,con l’intento di diventare la massima espressione calcistica della zona della valle dell’Agri.