I temi: “Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua”. “La Cattedrale, casa di Dio tra le case degli uomini”
A Matera questa mattina La Fabbrica del Carro ha aperto le porte agli organi di stampa, permettendo ai giornalisti ed a fotografi professionisti di immortalare il carro in tutto il suo fascino seppur ancora incompleto a causa del lockdown vissuto. Presenti all’evento il Presidente dell’Associazione Maria SS. della Bruna dott. Bruno Caiella e il costruttore, Eustachio Santochirico.
Nessuno poteva immaginare le conseguenze che la pandemia da Covid-19 avrebbe portato con sé. Quest’anno la Festa della Madonna della Bruna si è svolta in sordina e l’abituale folla di ogni edizione non ha potuto accogliere ed accompagnare la Madonna e il suo carro trionfale, così come, quest’anno, non ha potuto aver luogo il tradizionale “sfascio” dello stesso nel cuore di Piazza Vittorio Veneto, evento che da sempre permette a chi vi partecipa di portar via un pezzo del carro benedetto, reliquia dal valore inestimabile per i materani ma da diversi anni anche per i numerosissimi turisti che partecipano alla festa.
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Non potevano essere più profetici i temi religiosi scelti per questa edizione: “Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua”. “La Cattedrale, casa di Dio tra le case degli uomini”.
Il progetto e l’opera, solo per ora incompiuta, ideata dall’artista della cartapesta Eustachio Santochirico, è stata svelata nei suoi dettagli oggi e come spiegato direttamente dal suo fautore “è evocativa della scena evangelica che vede Zaccheo, personaggio del Nuovo Testamento, chiamato da Gesù a scendere dal sicomoro su cui era salito per vederlo passare e che lasciando la strada affollata lo accoglie in casa sua” proprio come quest’anno, è proprio da casa che la maggior parte dei materani hanno seguito l’amata festa dedicata a Maria Santissima della Bruna.
Fede, solidarietà, tradizione, pace e tolleranza, sono gli elementi che caratterizzano il bozzetto esposto questa mattina accanto al carro, incentrato sul tema evangelico che fa riferimento al 19/o passo del Vangelo Secondo Luca e al 750/o anniversario dalla conclusione dei lavori di costruzione della Basilica dedicata ai patroni Maria Santissima della Bruna e Sant’Eustachio.
Il progetto riflette lo stile barocco della Basilica, cuore della cristianità: è composto da nove grandi statue che rappresentano nella parte centrale l’incontro di Gesù a Gerico con Zaccheo, Maria e Giuseppe ’emigranti costretti alla fuga in Egitto, nella parte anteriore e posteriori angeli e altre figure evangeliche come la Santa Famiglia. Altri elementi di particolare attualità sono presenti nel bozzetto ed in parte sono già in lavorazione, tra cui: l’incontro di Papa Francesco con un indigeno dell’Amazzonia, le comunità che soffrono a causa di calamità come Amatrice e a figure di forte impegno sociale e spirituale come l’ex sindaco di Firenze Giorgio Lapira.
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L’artista, Eustachio Santochirico, che ha dichiarato di voler dedicare l’opera anche ad altri giovani materani costretti ad emigrare per trovare delle opportunità di lavoro, è supportato nel suo incarico, tutt’oggi, da Francesco ed Egidio Digilio due esperti falegnami di Legno&Design, Gennaro Andrulli e Claudia Passarelli ragazzi del liceo artistico e da alcuni giovani disabili appassionati di cartapesta, legati all’esperienza dell’artigianato solidale con la Coop.soc. Oltre L’Arte e seguiti dai tutor Pina Cetani e Bruna Barbaro, di seguito i loro nomi: Niccolò Montemurro, Massimo Matera, Nicola Andrisani, Raffaele Calabrese, Isabella Loreto, Rosanna Larato.
“Il carro sarà ultimato per la prossima Festa della Madonna della Bruna e come tutti speriamo sfilerà finalmente per le vie della nostra città” ci conferma Santochirico”.