Prolungamento dello stato d’emergenza. Controlli anche in borghese negli uffici pubblici e locali commerciali
L’imput parte dal Ministero della Salute e dal Comitato Tecnico Scientifico: necessari e obbligatori controlli rafforzati sulle spiagge, nei bar, nei ristoranti e palestre: i gestori rischiano pesanti sanzioni. Con il nuovo DPCM il presidente del consiglio Giuseppe Conte stabilirà nuovi parametri, confermerà sicuramente delle regole già esistenti e prorogherà lo stato di emergenza per COVID-19 ma fino a quando sembra non essere stato ancora deciso, probabilmente fino al 31 dicembre 2020, ma la data non è ancora ufficiale. Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto in Senato per presentare alle Camere il provvedimento che proroga fino al 31 luglio le misure in scadenza messe in atto per contrastare la diffusione del Coronavirus. Sull’estensione dello stato d’emergenza ha specificato che non è ancora stata presa una decisione, poiché prima dovrà riunirsi il Consiglio dei Ministri.“Non esiste il rischio zero, senza il vaccino non dobbiamo sottovalutare il rischio della pandemia. La circolazione del virus accelera e non perde potenza”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza Nel nuovo Dpcm ci sono anche le ultime ordinanze con la conferma di quanto deciso in termini di divieti di ingresso e quarantena. “Prima di opinioni e proposte voglio partire da realtà e fatti che alle volte non coincidono con i nostri desideri – ha detto il ministro – Il 31 maggio nel mondo avevamo oltre 5 milioni di contagiati, oggi abbiamo superato soglia 13 milioni. Davanti a questi dati non possiamo abbassare la guardia”.
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Rimarrà l’obbligo delle mascherine nei luoghi chiusi e in tutti gli altri luoghi dove non è possibile rispettare il distanziamento sociale che resta di almeno un metro. Per entrare negli uffici pubblici, nei negozi e nei centri commerciali la mascherina deve essere indossata e deve essere usata correttamente; sarà obbligatoria ancora al ristorante quando ci si alza per andare alla cassa oppure al bagno, quando si entra nelle palestre prima di cominciare l’allenamento, dal parrucchiere o nei centri estetici, negli ambulatori pubblici o privati, nelle strutture sanitarie, nei musei, cinema, teatri, su treni, autobus, metropolitane. I commessi e le commesse nei negozi, i camerieri, i banchisti e i ristoratori in generale, il personale negli uffici pubblici e tutti i sanitari non potranno toglierla e per controllare che qualcuno non faccia il furbo, per esempio tenendo la mascherina abbassata sul mento come spesso si vede fare, sono previsti controlli serrati e in borghese e per chi non sarà in regola si prevedono multe per i gestori e ritiro della licenza o comunque la chiusura temporanea del locale. Maggiori controlli saranno effettuati anche sulla movida. È il caso di ricordare che all’aperto o luoghi aperti non è obbligatorio indossare la mascherina, ma lo diventa in tutti quei casi in cui non è possibile mantenere il distanziamento sociale.”nessuno mette in dubbio l’uso di mascherine, il distanziamento sociale e il frequente lavaggio delle mani”. Sono tre semplici regole sulle quali il ministro chiede di continuare a fare attenzione.
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Importante il divieto di ingresso da alcuni Paesi extra Ue e la decisione di predisporre controlli più stringenti su porti e aeroporti. “Il divieto di ingresso e transito riguarda ad oggi 13 Paesi – ha detto il ministro – aggiorneremo costantemente questa lista e per tutti gli arrivi da Paesi extra europei è confermata la quarantena di 14 giorni”. “Siamo a rischio di importare il nuovo Coronavirus da cittadini che vengono da fuori” o da cittadini italiani che rientrano, ha detto il ministro, spiegando che anche l’attenzione “verso gli sbarchi è massima ed è previsto il periodo di quarantena. Non ci sarà alcuna sottovalutazione”. Ma la partita più importante si gioca sul fronte scuola. “Senza la riapertura di tutte le scuole non saremo mai veramente fuori dal lockdown – ha spiegato Speranza – Dobbiamo tenere un livello di monitoraggio e il personale scolastico sarà sottoposto a indagine sierologica”. Sulla riapertura della scuola, il ministro Speranza ha aggiunto che il comitato tecnico scientifico, “farà a settembre un’ulteriore verifica sulle modalità di ripresa in piena sicurezza delle lezioni anche relativamente all’utilizzo delle mascherine e al distanziamento, ovviamente sulla base dell’andamento del contagio”. E ha concluso: “Una cosa a me sembra certa ed indiscutibile: le scuole frequentate dai nostri figli e nipoti riapriranno”. Seppur nell’ambito di legislazioni differenti, anche altri paesi come la Spagna, sono ricorsi alla dichiarazione dello stato di emergenza. Gli occhi non possono non essere puntati sulla curva dei contagi in rialzo, la risalita è lieve ad oggi nella maggior parte delle regioni irrilevante, ma va controllata: sono 229 nelle ultime 24 ore, rispetto ai 193 del giorno prima e più della metà in Lombardia, per un totale di 242.363 dall’inizio dell’emergenza. Solo nell’area ad alta diffusione dell’epidemia persiste ancora in maggio un lieve eccesso di mortalità (3,9%). Intanto ad ora nessun via libera a fiere, sagre, eventi pubblici e discoteche al chiuso. Il Governo proprio per l’incertezza di poter garantire il distanziamento sociale in queste manifestazioni o luoghi, ha deciso di prorogare lo stop ad ora fino al 31 luglio. Quindi, sicuramente per altre due settimane rimarrà in vigore il divieto, a meno che non siano le Regioni ad autorizzarne la riapertura. La delega in questo senso ai presidenti regionali nasce dall’impossibilità da parte de governo di muoversi seguendo l’andamento della curva epidemiologica che fortunatamente non è uguale in tutta Italia. Molti azzardano l’ipotesi di una manovra politica, altri vogliono credere più nel concetto di prevenzione, mentre nessuno si augura un ulteriore lockdown.