Il marchio potrà essere richiesto dai produttori che avranno i requisiti previsti dal regolamento DeCo
Il percoco di Tursi è diventato un prodotto DeCo, denominazione Comunale d’origine. Il provvedimento, di qualche giorno, ha ottenuto il via libera del Consiglio comunale, dopo una lunga attesa durata, all’incirca, circa 30 anni. Il Percoco di Tursi, legato in maniera indissolubile alla storia ed alla tradizione agricola del territorio conserva tutte le caratteristiche che i Comuni, attribuiscono a quei prodotti ritenuti in qualche modo “tipici” o legati storicamente al luogo e che non hanno altri riconoscimenti, come Dop, Igp, Stg o Pat.
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La denominazione comunale d’origine evidenzia l’origine locale del prodotto, racconta e fissa la sua composizione garantendo gli ingredienti ai produttori del territorio e ai consumatori. Gli storici locali raccontano di come le prime piante furono importate nella vicina Caprarico dalla nobile Famiglia Donnaperna agli inizi del ‘700, prima di diffondersi nel vasto territorio circostante. Di colore giallo-verde, duro e di media grandezza, pare sia ottimo è da fare sciroppato, nella particolare e saporosa “sangrìa”, per i succhi e le marmellate utilizzabili nelle crostate e nei cornetti.
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Un prodotto che può essere valutato e assaggiato nella famosa “Sagra del Percoco settembrino”, organizzata tutti gli anni, nella centrale piazza del Municipio, dalla locale sezione della Coldiretti, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale dove vengono esibite, dai produttori, tante cassette di frutta per gustare in una variegata modalità di utilizzo il tipico “percoco”, rarità italiana e mondiale, a Tursi da almeno tre secoli. Un prodotto che si può gustare dai primi di settembre fino quasi alla metà di ottobre. Ora il marchio potrà essere richiesto e ottenuto dai produttori che avranno i requisiti previsti dal regolamento DeCo.