Miglioramento delle competenze professionali, interventi sull’orario di lavoro
“Manca una proposta articolata che parta dalla effettiva analisi del bisogno di salute di tutto il territorio regionale e con il preventivo confronto con tutte le parti istituzionalmente interessate. La divisione netta tra rete ospedaliera e servizi territoriali, sicuramente non favorirebbe la necessaria integrazione socio-sanitaria da troppo tempo invocata e ancora l’idea di unica Asl su un territorio particolare come quello della nostra regione, non può essere condivisa, in quanto finirebbe per non rappresentare adeguatamente le tante peculiarità e differenze delle due province. Pertanto noi proponiamo il mantenimento delle due Asl Territoriali”. E’ duro e critico il commento di Franco Coppola segretario provinciale della Uil Sanità sul confronto che si è tenuto nei giorni scorsi al Madonna delle Grazie a proposito della riforma sanitaria che la giunta regionale vuole mettere in campo: “Non è emersa nessuna indicazione precisa e argomentata ed il confronto è stato fortemente condizionato ancora una volta da una polemica strumentale da parte sempre della FIALS rispetto alla quale l’Assessore si è fatto ingenuamente coinvolgere, arrivando, reciprocamente, a considerazioni meritevoli di attenzione in altre sedi istituzionali”.
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Intanto arriva una buona notizia per il personale dell’azienda sanitaria di Matera: è stato sottoscritta l’ipotesi di Contratto integrativo decentrato per il personale del comparto sanità tra la direzione strategica dell’Asm, le organizzazioni sindacali e la Rsu. Il Contratto integrativo decentrato si rivolge a tutto il personale del comparto con rapporto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato ed ha tra le sue finalità la valorizzazione delle risorse umane, attraverso il miglioramento delle competenze professionali e il contributo individuale all’organizzazione. La piattaforma, che proviene da un lungo ed approfondito confronto avviato nel 2019 tra azienda e organizzazioni sindacali, nell’ambito di un tavolo tecnico appositamente costituito, finalizza le risorse, disciplina gli istituti contrattuali, recepisce e applica il nuovo contratto di lavoro di maggio 2018 e, conseguentemente alla recente costituzione dei fondi 2020, con un significativo incremento degli stessi.
Attraverso una formula snella e flessibile, al contratto decentrato sono collegati diversi strumenti applicativi.
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Sono stati altresì definiti i regolamenti collegati relativi all’attuazione della disciplina delle progressioni orizzontali, dell’orario di lavoro (comprensivo dei tempi di consegna e di vestizione/svestizione e della banca ore), della formazione del personale, del part-time, della mobilità interna ed esterna, della pronta disponibilità, delle missioni, del servizio mensa o sostitutivo, dei permessi sindacali. Sono stati inoltre contestualmente definiti accordi decentrati relativi all’agenda per l’erogazione delle progressioni orizzontali 2018 e al bando per le progressioni orizzontali 2020. Le ipotesi di contratto e di accordi collegati saranno tempestivamente trasmesse al collegio sindacale e all’Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, per le previste certificazioni a cui seguirà la sottoscrizione definitiva e l’applicazione a regime. “La direzione aziendale – ha dichiarato il direttore generale ad interim dr. Gaetano Annese – ringrazia tutto il personale aziendale impegnato ed in particolare Franco Bitondo, tutte le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, FSH, Piate, CSE-Sanità e Nursind e la RSU Aziendale per la fattiva e proficua collaborazione, per l’impegno profuso con spirito propositivo nella stesura dei Contratto e dei Regolamenti collegati, consentendo in tal modo di mettere in campo soluzioni a diverse questioni”. Franco Coppola commenta: «Finalmente una notizia positiva per i dipendenti ASM: la sottoscrizione della pre-intesa del contratto decentrato integrativo. E’ questo un obiettivo importante che aggiorna gli istituti contrattuali. Il tutto è stato possibile anche grazie alla ricostruzione e impinguamento dei fondi salario accessorio d’intesa con il Ministero e contestualmente alla risoluzione positiva della questione fasce anni 2010/3016 su cui Cgil, Cisl, Uil all’unisono ed insieme all’azienda hanno lavorato tantissimo, dovendo lottare anche l’immotivata non disponibilità e vuoto dinamismo della Fials».