Preoccupazione per la tenuta delle riserve idriche e di quelle irrigue disponibili per l’estate
C’è preoccupazione per il futuro delle riserve idriche e irrigue in Basilicata. Il livello dell’acqua, pare, scenda di oltre due milioni di metri cubi al giorno generando preoccupazione per la tenuta delle riserve idriche e di quelle irrigue disponibili per l’estate. Secondo i dati forniti, a livello nazionale, dall’associazione dei consorzi per la gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue, sarebbero rimasti nelle dighe lucane ben duecento novant’uno milioni di metri cubi di acqua, oltre sessantaquattro milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto all’anno passato. I dati dell’autorità di bacino distrettuale dell’appennino meridionale, evidenziano una tenuta soltanto della diga del Pertusillo, mentre le altre quattro dighe lucane evidenziano volumi bassi rispetto al 2019.
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Infatti la diga situata nel territorio dei comuni di Grumento Nova, Montemurro e Spinoso, a luglio 2019, conteneva ben 69.524.000 di metri cubi netti di acqua mentre a luglio 2020 la capacità si è elevata di oltre 4076 metri cubi facendo registrare il dato attuale di ben 73.600.000. Situazione più difficile quella della diga di Monte Cotugno a Senise: tra luglio 2019 e luglio 2020 l’invaso contiene oltre 32.000 metri cubi di acqua in meno. Non sono da meno la diga di San Giuliano, Camastra, Basentello e Gannano con riduzioni importanti.
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Dati che vengono confermati anche dall’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e della trasformazione fondiaria di Puglia, Lucania e Irpinia che si occupa della gestione degli invasi e dei tre grandi schemi idrici presenti in Basilicata: Ionio-Sinni, Basento-Bradano e Ofanto. In assenza di significative precipitazioni gli enti preposti dovranno per forza di cose assumere provvedimenti necessari almeno per garantire un apporto essenziale di risorsa idrica in modo da permettere la conclusione del ciclo delle culture estive.