“Convivenze armoniche”: eredità culturali; salute, resilienza, multiculturalità e partecipazione
Venosa, Capitale della Cultura 2022?,la decisione entro novembre 2020. Il 12 ottobre la commissione di valutazione, presso il Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo,definirà il short list delle 10 città finaliste per Il titolo di “Capitale italiana della Cultura 2022”; la procedura di valutazione si concluderà entro il 12 novembre 2020. Ventotto le città candidate al prestigioso riconoscimento: Ancona, Arezzo, Arpino, Bari, Carbonia, Castellammare di Stabia, Cerveteri, Fano, Isernia, L’aquila, Modica, Molfetta, Padula, Palma di Montechiaro, Pieve di Soligo, Pisa, Procida, San Severo, Scicli, Taranto, Trani, Trapani, Tropea, Venosa, Verbania, Verona, Vigevano, Volterra. Non è un concorso di poco conto, viene premiata la città che riesce a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, più aperto, innovativo e trasversale.
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Il titolo di Capitale italiana della cultura viene conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del progetto. Dalla sua istituzione il titolo è stato assegnato, nel 2015, alle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena; nel 2016, a Mantova; nel 2017, a Pistoia, nel 2018, a Palermo e Matera nel 2019. Parma è la Capitale italiana della cultura per il 2020 e 2021, il titolo le è stato prorogato dal decreto legge Rilancio che ha anche proclamato, in segno di solidarietà, Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura per il 2023.
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La città lucana, che diede i natali al poeta latino Quinto Orazio Flacco e fu cara al madrigalista, conosciuto in tutto il mondo, Carlo Gesualdo, ci crede, tanto da riuscire a schierare al suo fianco tutti i Comuni della Basilicata, la Regione Basilicata e l’Agenzia per la promozione turistica per sostenere una candidatura che punta sulle eccellenze di un territorio, il Vulture, e su una storia millenaria e nobile. A Venosa si trovano le catacombe ebraiche più antiche del Sud Italia, nella chiesa della Trinità, c’è la tomba del condottiero normanno, già Duca di Puglia e di Calabria, Roberto il Guiscardo. Un dossier molto corposo quello redatto con la collaborazione di “Basilicata creativa”, cluster di imprese culturali attivo anche a Matera. Il dossier porta il titolo di “Convivenze armoniche” e contiene ben cinque temi principali: eredità culturali; salute, resilienza, multiculturalità e partecipazione. A cui si legano anche argomenti importanti come uso, riuso e design degli spazi urbani, turismo trasformativo e micro-imprenditorialità culturale.