Il Sindaco Sassano: presenteremo i dovuti chiarimenti per le scelte fatte
Storia di un incompiuto, su cui la Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti a tecnici ed amministratori. Stiamo parlando del progetto degli ascensori di Marsico Nuovo, una struttura che avrebbe dovuto collegare la parte nuova del paese con quella antica. Era giugno del 2015, quando l’amministrazione dell’allora sindaco Domenico Vita, nella villa comunale in viale Regina Margherita, tenne la cerimonia di “inaugurazione degli ascensori” con l’intenzione di dare a terzi la gestione della faraonica struttura: pochi mesi la chiusura al pubblico. Un’opera da circa tre milioni di euro costruita con le royalties piovute nelle casse comunali, dove adesso la Corte dei Conti con un provvedimento di censura ha chiesto, con un invito a dedurre nei confronti di 12 persone, tecnici e amministratori, che tra il 2010 e 2018 si sono occupati vario titolo della realizzazione del sistema degli ascensori, precisi chiarimenti.
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Un danno che la Corte dei Conti ha quantificato intorno al milione e mezzo di euro e sulla quale, pare, gravino anche aspetti di abusi edilizi. Tra i destinatari del provvedimento l’ex sindaco Domenico Vita, attuale assessore Lavori Pubblici ed Edilizia Scolastica e l’attuale, il sindaco Gelsomina Sassano.“Presenteremo alla Corte dei Conti – ha sottolineato il sindaco Gelsomina Sassano – le nostre deduzioni per motivare le nostre scelte fatte all’epoca, nel contempo stiamo studiano soluzioni tecniche per completare i lavori al minor costo possibile entro gli inizi del 2021”. Ascensori multilivello che dovevano servire ai turisti di poter visitare la parte antica e agli anziani, che vivono nel centro storico, di poter svolgere le proprie esigenze nel centro cittadino. Un’opera che si avvalse all’epoca, si dice, di un concorso di idee per l’affidamento dei lavori: “60 mila euro”, solo per portare a termine il bando internazionale e per premiare il miglior design. Una questione che fu sollevata, all’incirca due anni fa, dalla trasmissione Rai –Report, su cui, adesso, la Corte dei Conti, vuole che si faccia chiarezza immediata.