Un’infanzia vissuta tra i vicoli del paese dove ha cominciato a manifestare la passione per il disegno
“I tuoi acquarelli mi fanno sentire tutta la forza e la bellezza dell’Elba”; “sei eccezionale! vien voglia di toccare l’acqua!!! e la luce, come fai a catturarla?” Sono alcuni dei tanti complimenti che si possono trovare sui i social, sulla pagina di Facebook. Stiamo parlando di una pittrice ormai di fama internazionale, ma lucana nel proprio Dna, di Francavilla in Sinni fino all’ultimo capello: Enza Viceconte. È nata a Francavilla in Sinni nel mese in cui la fede e la speranza si rivestono dei colori del natale, da madre casalinga, Maria Luigia Abitante e padre artigiano, Giuseppe Viceconte. Un’infanzia vissuta tra i vicoli vicino alla casa comunale, nel cuore del paese dove ha cominciato a manifestare la passione per il disegno, che ha coltivato negli anni della scuola media indirizzandosi nella scelta della scuola superiore. Il liceo artistico a Salerno, vissuto in collegio dalle suore per quattro anni, da 14 a 18, dopo la maturità artistica arriva a Firenze per approfondire le tecniche degli antichi maestri, dove ha numerose esperienze artistiche sulle tecniche della tempera, degli affreschi, la doratura, la punzonatura, l’incisione; esperienze che nel tempo permettono a Enza Viceconte di diventare una artista “a tutto tondo”. La svolta e la conferma delle sue grandi doti si manifestano quando, per ragioni di lavoro si trasferisce all’isola d’Elba; i colori del mare, i suoi paesaggi marini, portano l’artista francavillese a dare il meglio di sé. I critici d’arte che hanno avuto modo di visionare le sue opere sono concordi nell’osservare che il suo pennello è di un realismo disarmante, evidenziando un amore innato per il mare, in tutti i suoi aspetti ed i paesaggi: l’isola d’Elba. Tanti i premi e concorsi a cui fin ora ha partecipato.Nel 2015 in Cina allo Shenzhen International Watercolour Biennial; nel 2016 al 149th Annual International Exhibition of the American Watercolor Society di New York e nel 2017 all’Annual Members Exhibition held at the NWS Gallery in San Pedro, California.
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Questi solo alcuni degli eventi che hanno visto Enza ed i suoi splendidi acquerelli protagonisti, in cui le veniva ampiamente riconosciuta la conquista anche di prestigiosi premi. L’essere lucana, francavillese, probabilmente ha inciso nelle sue opere, nei suoi paesaggi. Quando abbraccia la tela, c’è qualcosa di lucano che infonde nel suo disegno. Può un colore in particolare rappresentare la terra natia?” Sono e mi sento lucana per la tenacia –esordisce Enza Viceconte – raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione in un momento di pausa dal suo impegno artistico – sicuramente in ogni dipinto, la luce e i colori catturano atmosfere del luogo che ritraggo, ma sono la somma delle mie esperienze e a volte le infinite tonalità dei colori caldi mi ricordano il paesaggio lucano in estate e le tonalità più fredde il cielo terso e pulito e le passeggiate sul fiume alla ricerca di nuove ispirazioni”. Molti dicono che nelle tue opere c’è estremo realismo, che non solo indicano la natura dei luoghi ritratti ma descrivono le emozioni e lo stato d’animo dell’artista. Il suo stato d’animo oltre al mare ai paesaggi marini cosa ancora sente di raccontare? “Se i miei lavori sono molto realistici – sottolinea Enza Viceconte – la mia intenzione non è quella di riprodurre fedelmente un’immagine fotografica ma di rendere visibile agli altri la bellezza che ho percepito, anche se si tratta di soggetti apparentemente banali. Il mio stato d’animo sente forte il desiderio di raccontare la bellezza del paesaggio lucano: la campagna, il fiume e la nostra montagna, spero di poterlo fare presto”.
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Si dice sempre Nemo propheta in patria; se la chiamassero da Francavilla in Sinni, per darle un premio, in cuor suo penserebbe ad una tardiva e semplice riconoscenza o a un tributo alla sua nobile, magnifica e versatile attività, con la quale si è sempre distinta per la chiarezza della sua ispirazione e la rara purezza del suo spirito? “Non ho mai ricercato premi e i riconoscimenti – aggiunge Enza Viceconte -Francavilla sarà sempre nel mio cuore, è la mia origine e le mie radici, so che ci sono persone che apprezzano il mio lavoro e sono orgogliose di me, spero prima o poi di poter organizzare una mostra ed essere più presente. Quello che desidero è continuare in questo percorso e trasmettere la passione per l’arte e la bellezza, vivendo pienamente ogni giornata”. Mentre ascoltiamo il suo parlare sentiamo un respiro forte di una artista lucana vera, i suoi colori riescono ad esercitare un’emozione nell’animo facendola vibrare verso l’infinito. Meriterebbe un riconoscimento vero da parte del luogo natio, ma tanti sanno delle poche probabilità, perché in fondo occhi chiusi alla bellezza e orecchie sorde poco possono intendere dell’impegno di un’artista che va oltre il richiamo della vita. Un vecchio adagio dice : “quando il mondo diventa un pasticcio enorme con nessuno al timone, è il momento per gli artisti di lasciare il segno”. Enza Viceconte il segno l’ha già lasciato.