Ben due sezioni sono state commissariate: la numero 18 di La Martella e la numero 7 di via Greco
Il 20 e il 21 settembre, i cittadini materani sono stati chiamati al voto per scegliere il primo cittadino che sostituirà il sindaco uscente Raffaello De Ruggieri e per rinnovare il Consiglio comunale. Erano sei i candidati in corsa per le elezioni amministrative, con ben 19 le liste, unita la sola coalizione di centrodestra, con sei liste a sostegno del candidato sindaco Rocco Sassone. L’affluenza nelle urne è stata del 70,91% e Matera è una delle oltre 900 città in cui nelle scorse ore oltre al referendum sul taglio dei parlamentari, si sono tenute le elezioni comunali, ma è l’unica città lucana in cui sarà necessario il ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco. A sfidarsi saranno Rocco Luigi Sassone del centrodestra, che ha ottenuto il 30,4% dei voti, e Domenico Bennardi del M5s, con il 27,47%. Escluso dal voto della cittadinanza Giovanni Schiuma del centrosinistra che si è fermato al 19,87% dei voti nonostante le sue 5 liste tra cui quella in cui era candidato il sindaco uscente Raffaello De Ruggeri. I voti di lista e dei consiglieri comunali fanno riferimento a 61 sezioni su 63 poiché ben due sezioni, sono state infatti commissariate: la numero 18 di La Martella e la numero 7 di via Greco.
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I votanti sono stati 35.930, di cui 17801 maschi e 18.129 donne. Anche il Movimento 5 stelle realizza che le alleanze servono. Il candidato pentastellato Domenico Bennardi infatti ha ottenuto una percentuale che gli garantisce l’accesso al ballottaggio contro il candidato del centrodestra Rocco Luigi Sassone, grazie alla su alleanza con ben altre quattro liste, tra le quali anche “Europa Verde-Psi” e “Volt Matera”, il movimento nato dal basso che in alcune occasioni ha strizzato l’occhio a Carlo Calenda ed Emma Bonino. Sembrerebbe che anche tra i tra Sassi i grillini abbiano evitato l’accordo col Pd, il partner di governo, ma sussurri di corridoio insinuano accordi sommersi a cui sembra essere estraneo solo il candidato di centrosinistra Giovanni Schiuma. “Al di là di quel che si determinerà nelle forbici ai fini della partecipazione al ballottaggio – afferma l’ex parlamentare Vincenzo Viti- occorre prendere atto di una grave sconfitta del centro sinistra.
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Una sconfitta che viene da lontano: dalla patente inadeguatezza manifestata del PD non solo nella infelice scomposizione in liste di v ispirazione, dalla fragilità del quadro delle alleanze che intorno a Schiuma si è andato componendo, infine dal confuso maneggio che ha regolato il percorso verso la scelta di un candidato civico cui credo non si possa attribuire di non aver speso energie e capacità nel difficile confronto elettorale”. Ora, in attesa dei risultati definitivi ancora nessuno si sbilancia, ma è chiaro che per tutti sul tavolo c’è il secondo turno delle comunali. Il Movimento deve decidere: un accordo alla luce del sole con i democratici potrebbe garantire, almeno sulla carta, una vittoria chiara, ma renderlo palese potrebbe chiaramente essere visto come una manovra ambigua ed incoerente rispetto a quanto fino ad ora raccontato, soprattutto dagli attuali più fedeli sostenitori del movimento. Sassone dal canto suo ringrazia per il sostegno ricevuto e ricorda a tutti i suoi sostenitori che c’è ancora un secondo tempo da conquistare affinché il cambiamento palesemente desiderato dalla maggioranza degli elettori materani si concretizzi.