Convocato per oggi un confronto del ministro con aziende e Regioni. Asstra: “A rischio il diritto alla mobilità”
Ufficializzato il nuovo Dpcm le Regioni sollevano preoccupazioni per la gestione del trasporto pubblico, che ha la necessità di conciliare salute pubblica ed efficienza del servizio.
A sollevare il problema è stato Luca Zaia, secondo cui ad esempio, programmare la didattica a distanza eviterebbe stop totali. “Se pensassimo alla didattica a distanza per le ultime 2-3 classi delle superiori, magari in alternanza, un giorno sì e 2 no, una settimana sì e 3 no, verrebbe tolta tanta pressione sui trasporti” dice il presidente del Veneto che lancia anche l’avvertimento al governo: “Azzolina dice che ‘non se ne parla’. Vedremo se le cose dovessero peggiorare, sperando che non ci si ritrovi a chiudere le scuole”.
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La preoccupazione di Conte e dell’esecutivo è quella di mantenere aperto un dialogo costruttivo con le Regioni. “Non è vero che non abbiamo accolto le loro obiezioni” dice in merito alle richieste dei territori per le misure finite poi nel Dpcm, “abbiamo avuto un intenso confronto e abbiamo accolto alcuni suggerimenti mentre altri abbiamo ritenuto di non poterli accogliere”. In ogni caso “dobbiamo proseguire con la collaborazione e il confronto che è quello che ci ha consentito di gestire” i momenti più duri dell’emergenza. Anche il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia prova a stemperare le tensioni chiedendo – a fronte dei rilievi dello stesso Zaia e dei governatori Fontana e Fedriga sul dpcm – di far prevalere gli “interessi istituzionali”
Oggi ci sarà una prima riunione in cui il ministro dei Trasporti Paola De Micheli vedrà le associazioni che rappresentano le aziende del trasporto pubblico locale e i rappresentanti di Regioni e Comuni per monitorare gli ultimi dati disponibili sui flussi di passeggeri e ipotizzare i primi interventi. “Non abbiamo ancora una proposta – dicono dalla commissione trasporti della Conferenza delle Regioni – per abbassare la capienza occorre incrementare le linee ma bisogna avere materialmente le risorse necessarie”. Le Regioni chiedono almeno 300 milioni. Non è escluso che il tema finisca anche sul tavolo della conferenza Stato-Regioni in programma giovedì, una riunione straordinaria dedicata a provvedimenti ordinari ma che, vista anche la sollecitazione di alcuni governatori proprio sulla questione nell’incontro di domenica con Conte, potrebbe virare sul tema trasporti.
Ad oggi negli allegati al Dpcm viene confermata una capienza massima per il trasporto pubblico “non superiore all’80%” che però, fanno notare dal Cts, in molti casi si è già tradotta nel 100%. Ecco perché gli scienziati avevano chiesto che si tornasse ad un’occupazione del 50%, una percentuale che però, secondo l’Associazione delle aziende del Tpl (Asstra), penalizzerebbe gli utenti. Ridurre al 50% la capienza di bus e metro, secondo le associazioni di categoria, lascerebbe a piedi circa 275mila persone al giorno.
Il Cts, nell’ultima riunione con il ministro Speranza, ha ribadito “l’assoluta necessità” dei controlli e dell’effettiva applicazione delle regole su bus e metro rilanciando una serie di proposte fatte già a maggio, come lo scaglionamento degli ingressi e l’apertura delle Ztl, misure che questa volta forse saranno prese in considerazione più seriamente. Il governo, a riguardo, si prevede interverrà ben prima della scadenza del Dpcm fissata per ora al 13 novembre, per adottare nuovi provvedimenti cruciali per offrire soluzioni adeguate al problema. Ci si aspetta controlli serrati su bus e metropolitane, orari di ingresso e uscita scaglionati per uffici e scuole superiori, apertura delle Ztl, ulteriore potenziamento dello smart working.
“Tutto ciò che si può mettere in campo per affrontare il tema legittimo dei trasporti va fatto partendo da altro rispetto alla scuola, che è considerata dal governo una priorità assoluta – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, durante un’audizione alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza – Poi chiaramente l’evoluzione epidemiologica chiederà valutazioni in corso settimana dopo settimana”.