I dati Istat mostrano un calo di circa l’8%. La Basentana si conferma la più pericolosa
903 incidenti stradali, 29 morti e 1.484 feriti. Questi i numeri, precisati dall’Istat qualche giorno fa, relativi agli incidenti in Basilicata verificatesi per tutto il 2019. Rispetto al 2018, gli incidenti e i feriti diminuiscono del 7,8 per cento, i morti del 35,6 per cento. A livello nazionale, le variazioni sono state sensibilmente più contenute: meno 0,2 per cento per gli incidenti, meno 0,6 per cento per i feriti e meno 4,8 per cento per i deceduti. Una diminuzione in linea con i programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, riferiti ai decenni 2001-2010 e 2011-2020 e che impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale. I dati, in tal senso, nel periodo 2001-2010, evidenziano come le vittime della strada si sono ridotte del 18,6 per cento, meno della media nazionale (meno 42,0 per cento); fra il 2010 e il 2019 si registrano variazioni, rispettivamente di meno 39,6per cento e meno 22,9 per cento. Attenzione anche ai cosiddetti utenti vulnerabili, bambini, giovani e anziani periti per incidenza stradale: in Basilicata il dato è superiore alla media nazionale, 51,7 per cento contro il 45,2 per cento.
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In calo la percentuale di mortalità sul territorio regionale: da 4,2 a 3,2 deceduti ogni 100 incidenti, quello medio nazionale è sceso da 1,9 a 1,8.
Nel 2019, gli assi viari più critici per la sicurezza stradale nella regione sono stati la SS 407 Basentana, 5 morti e 30 feriti, la SS 598 Fondo Valle d’Agri,3 morti e 44 feriti, e la SS 653 della Valle del Sinni, 3 morti e 33 feriti. Le strade urbane non sono da meno: 518, il 57,4 per cento del totale che hanno provocato 5 morti,17,2 per cento del totale e 771 feriti, 52,0 per cento. Rispetto all’anno precedente i sinistri diminuiscono del 4,4 per cento in ambito urbano, del 9,6% sulle strade extraurbane e del 29,4 per cento sulle autostrade. Un dato rilevante che indica l’Istat per la Basilicata è quello dei mesi e le ore più a rischio: concentrazione degli incidenti maggiore tra l’estate e l’autunno. Tra giugno e agosto si contano 255 incidenti, il 28,2 per cento di quelli avvenuti durante l’anno, tra settembre e novembre se ne contano 251, il 27, 01 per cento.
Gli incidenti più gravi sono stati rilevati nei mesi di aprile, 8,1 morti ogni 100 incidenti e agosto, 6,5. Interessante anche l’ora dell’evento :75,6 per cento degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati tra le due e le tre di notte, 12,5 morti ogni 100 incidenti, e tra le nove e le dieci del mattino, 11,3, valori di molto superiori alla media giornaliera, 3,2. Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 40,5per cento degli incidenti notturni, il 33,3 per cento delle vittime e il 40,8 per cento dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 5 decessi ogni 100 incidenti. I primi dati del 2020 indicano ancora una diminuzione degli incidenti, frutto del Covid 19. I primi dati, forniti dalla Polizia Stradale e dall’Arma dei Carabinieri per gli incidenti stradali con lesioni a persone, nel periodo gennaio-aprile 2020, mostrano in maniera evidente gli effetti dell’entrata in vigore dei Decreti, che hanno istituito prima le zone rosse in alcune regioni del Nord Italia e successivamente il confinamento di tutta la popolazione sull’intero territorio nazionale. In Basilicata è stato registrato un calo degli incidenti del 65,6 per cento a marzo e del 95,9 per cento ad aprile.