Un viaggio nella storia del Castello Ruggiero di Lauria e del Colle dell’Armo, con uno sguardo negli anni della cultura bizantina
Appena finito di leggere pensi subito: questo è un libro per palati buoni. “Lauria bizantina: ‘Diakratesis e Kastellion” di Antonio Boccia, professore universitario e storico, edizioni Commons, non è solo un viaggio nella storia del Castello Ruggiero di Lauria e del Colle dell’Armo, ma un vero camminare con uno sguardo oltre e approfondito, negli anni della cultura bizantina. Domande e interrogativi che molte volte portano alla conoscenza evidente di un tempo e di un luogo e del suo passato. Quali sono le tracce della dominazione bizantina nel nostro territorio e nella nostra comunità? Quale la sua storia in quel periodo di transizione tra l’età classica e medievale? Cosa sono il “diakrátesis” e il “kastéllon”? Interrogativi che permettono all’autore di inoltrarsi, con un discorrere netto, in un tempo storico probabilmente conosciuto da pochi. Leggere un libro, come questo di Antonio Boccia, non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso permettendo al lettore di intendere momenti e diversi passaggi di civiltà nel proprio territorio. Un pamphlet di oltre 90 pagine con ben oltre trenta foto che ben si armonizzano al resoconto storico di ricerca fatto dall’autore. Foto che permettono al lettore di vedere il luogo ricercato e approfondito creando una sensazione buona di curiosità nel continuare nella lettura. Sono pagine di una importante ricerca, come dice l’autore nella prefazione, realizzatesi con l’incontro di due eventi.
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Il primo, nel 2009 quando l’amministrazione comunale di Lauria chiese all’autore di elaborare uno studio sulla toponomastica, al fine di poter titolare le nuove strade cittadine. Poi nel corso nel 2019 un editore calabrese lo sollecitò ancora sul tema, in particolare, approfondendo le dinamiche relative alla nascita delle città poste sull’estremo confine settentrionale della Calabria. Insomma un libro di breve, intensa e approfondita ricerca su un territorio pieno di storia ancora da scoprire e riscoprire. Interessante la storia del ‘vetero-castello’ di Seluci, borgo del comune di Lauria dove l’autore sorprende il lettore per circostanze poco conosciute. Vale la pena soffermarsi a pagine 76 e leggere bene. Si dice sempre che pochi libri cambiano una vita. Quando la cambiano è per sempre, si aprono porte che non si immaginavano, si entra e non si torna più indietro. La sensazione di questo libro mi è parsa proprio questa.