“Un Natale diverso cercando anche di promuovere la produzione di prodotti enogastronomici”
A Latronico parte l’iniziativa composizione e distribuzione di un cesto Natalizio di prodotti tipici. Un’iniziativa voluta fortemente dal suo primo cittadino Fausto De Maria insieme ai produttori DE.CO, Denominazione comunale d’origine, con il supporto dell’ALSIA di Rotonda che si occupa della valorizzazione della biodiversità e della tipicità dei prodotti agroalimentari e valorizzazione delle filiere delle piante officinali. La De.co, nasce non solo per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari ed artigianali, ma anche per creare un legame tra i propri prodotti e lo sviluppo territoriale-turistico.
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A settembre scorso l’assegnazione d’origine comunale è stata conferita ad otto aziende: (paniere dei salumi -Agrocarne, formaggi ovi-caprini – azienda Palagano, cece ribelle – azienda Tuz Buglione e Biosinni srls, biscotti ad otto- panificio di Gioia Donata, farina di carosella e di cece ribelle -Mulino Cantisani, Puntino ad ago – associazione il Tassello, pietra di Latronico – Lapietra di Pecoraro), a cui sono state consegnate delle targhe da collocate davanti alle proprie attività. In un periodo natalizio di forte restrizione e di difficoltà l’idea ha l’obiettivo di affrontare il natale in maniera. “Un Natale diverso cercando anche di promuovere la produzione di prodotti enogastronomici – sottolinea Fausto De Maria- raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione –identificandoli con gli usi e costumi di un determinato territorio. Del resto essere gelosi e custodi di ciò che gli antenati hanno lasciato ai posteri, è motivo di orgoglio; importante anche la continua diffusione fra le nuove generazioni della cultura della riconoscenza”.
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Iniziativa diversa dal solito che abbina la cultura del territorio con la promozione dei prodotti enogastronomici. Un abbinamento che riveste aspetti storici nei secoli raccontati perfino dal grande storico greco antico (considerato da Cicerone il “padre della storia”) Erodoto che diceva spesso: “poiché, se si proponesse a tutti gli uomini di fare una scelta fra le varie tradizioni e li si invitasse a scegliersi le più belle, ciascuno, dopo opportuna riflessione, preferirebbe quelle del suo paese: tanto a ciascuno sembrano di gran lunga migliori le proprie costumanze”. L’obiettivo prevalente resta quello di far conoscere la cultura enogastronomica locale, instaurando un rapporto interculturale tra le generazioni più anziane e quelle più giovani e con tutti gli attori pubblici e privati in un’ottica di divulgazione dei principi della cittadinanza attiva.