“Un lavoro per tenere viva una fiammella con l’altra Basilicata facendo rinascere le nostre comunità”
“Almanacco lucano – Storia e Storie dei Lucani nel Mondo” il titolo e testo inserito nel programma annuale dei Lucani nel Mondo anno 2019/2020. Alla redazione a firma della giornalista Raffaella Bisceglia ha collaborato attivamente il Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, con la prefazione del presidente, Luigi Scaglione e con la redazione dei testi, la ricerca dei documenti storici citati in appendice, le relazioni pubbliche in occasioni promosse negli anni scorsi, dati sul fenomeno migratorio, elementi fotografici. La pubblicazione gode del patrocinio della BCC di Basilicata sotto l’egida del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, organismo del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e della collaborazione del dipartimento della Regione Basilicata – ufficio sistemi culturali e cooperazione Internazionale. Una iniziativa e un libro con un obiettivo preciso. “Visitando il mondo dei lucani all’estero e in Italia esordisce Luigi Scaglione- Presidente del Centro Studi Internazionali “Lucani nel Mondo”- raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione- ci sono emozioni che non puoi raccontare solo con le parole. Sono i volti, le storie, le immagini, le finzioni, che hai visto con gli occhi, toccato con le mani. Sentito e ascoltato.
{module bannerInArticleGoogle}
Sono le storie di chi ha vissuto una vita lontano da casa e ha mantenuto le sue vecchie abitudini. Sono le storie di chi fino a qualche tempo fa, prima dell’era dei social, si portava da casa le cartoline o le foto ingiallite di qualche matrimonio di famiglia, per guardare i parenti e ricordare sé stessi”. Storie di chi non ha mutato le proprie usanze. “Certo e ha la sua casa piena di quei ninnoli – continua Scaglione – e trofei dei luoghi di nascita. Sono le storie di giovani e nipoti che parlano poco e male l’italiano perché il loro slang è segnato dai luoghi di adozione o di nascita”. Insomma storie vere dei nostri emigranti. “Viaggiare per scoprire cosa c’è dietro tanti luoghi comuni – aggiunge Scaglione – e qualche verità sui nostri migranti, è stata una esperienza fondamentale per capire chi siamo stati davvero e soprattutto per capire, cosa non dobbiamo essere. È un po’ come chi dice che “studiare la storia, non ti dice cosa devi fare, ma quello che non devi fare”. Un lavoro importante che ha suscitato probabilmente molta curiosità e sorpresa. Sicuramente è un lavoro diverso da quei soliti che arrivano in libreria? La storia, ha detto appunto qualcuno, non ti insegna cosa fare, semmai cosa non fare. Ma ti lascia anche segni indelebili.
{module bannerInArticleGoogle}
La sofferenza dei nostri emigranti, per esempio, conosciuta e riconosciuta in questi anni di condivisione di iniziative e di rapporti diretti, non tutti hanno compreso come dovevano comportarsi con i nuovi migranti o non comportarsi. Un libro diverso come monito per le nuove generazioni di migranti. Per questo abbiamo voluto questo libro messo insieme benissimo da Raffaella Bisceglia ed a cui ho dato il contributo di conoscenze e relazioni costruito negli anni”. Da qui ora altre iniziative, quali e di che tipo? “Guardiamo in prospettiva a lavorare per il turismo di ritorno conclude Gigi Scaglione – e del turismo delle radici per i quali sollecitiamo la Regione a realizzare e finanziare forme di diretto coinvolgimento delle Associazioni dei Lucani in Italia E poi a tenere viva una fiammella di solidarietà vera con l’altra Basilicata facendo rinascere le nostre comunità”.