Spiegate le ragioni per evitare che la vaccinazione agli over 75enni potesse avvenire nella sede Usca a Senise
L’emergenza sanitaria richiede, tra le priorità, una corretta e veritiera informazione per non ingenerare, prima di tutto tra i cittadini, sentimenti di sfiducia e di negatività. Ritengo per questo indispensabile fare chiarezza in merito a notizie di stampa diffuse oggi che mi coinvolgono come sindaco di Francavilla in Sinni
e ristabilire la verità dei fatti con una ricostruzione di quanto è accaduto che è documentata nelle lettere a disposizione di chiunque, a partire dai giornalisti che, ripeto, hanno un ruolo delicato da svolgere in questa fase. In data 14 gennaio u.s. ho inviato una lettera all’Assessore regionale alla Sanità Rocco Leone e ai direttori generale Bochicchio e sanitario D’Angola dell’Asp per esprimere la piena disponibilità dell’Amministrazione Comunale alla collaborazione interistituzionale per l’organizzazione, nel modo più efficace, di un piano vaccinale Covid 19 tra la popolazione over 75 anni. Come è stato spiegato dal Governo e dal Ministero alla Salute, con il coinvolgimento delle Regioni a cui sono state impartite specifiche istruzioni, dopo il primo “step” di vaccinazione che riguarda il personale sanitario e delle residenze per anziani è partito il secondo “step” per vaccinare gli over 75. In questo quadro ho messo a disposizione una struttura comunale (la sala del Consiglio Comunale) che ritengo più idonea e mi sono occupato di organizzare servizi di assistenza attraverso la nostra Protezione Civile e i medici del paese.
{module bannerInArticleGoogle}
Questo per evitare che la vaccinazione agli over 75enni potesse avvenire a Senise (sede Usca) tenuto conto della categoria sociale che presenta fragilità e difficoltà di movimento specie nell’attuale fase della pandemia. Ieri 15 gennaio u.s., in mattinata, ho ricevuto una telefonata dal dottor D’Angola che mi comunicava l’intenzione di procedere, dal pomeriggio, ad una prima fase di vaccinazione per una quarantina di cittadini, sempre over 75enni. Ho quindi provveduto a darne comunicazione alla mia comunità anche attraverso i social e a predisporre il sistema comunale organizzativo da affiancare agli operatori dell’Asp. A distanza di poche ore ho ricevuto una seconda telefonata con la quale da parte dell’Asp mi comunicavano un rinvio per “motivazioni tecniche conseguenti all’esigenza di effettuare un monitoraggio sul piano vaccinale”. Ho dovuto dunque fare nuova comunicazione per informare i cittadini del rinvio. Questi i fatti rispetto ad una ricostruzione superficiale e strumentale al punto da coinvolgere l’assessore regionale alle Attività Produttive Francesco Cupparo che non ha avuto, né poteva avere, alcun ruolo in questa vicenda. L’assessore Cupparo – che non ha certo bisogno di difesa di ufficio e di provare il senso di attaccamento alle istituzioni in tanti anni di attività prima da sindaco e poi da assessore – ha da sempre testimoniato, nei fatti, rispetto dei ruoli istituzionali e delle regole, in ogni circostanza.
{module bannerInArticleGoogle}
Tirarlo in ballo, come è accaduto da parte di un giornale, è ancora più ingiustificato perché accompagnato da insinuazioni con il solo scopo di denigrare le istituzioni – comunale e regionale – e di ingenerare sfiducia tra quegli stessi cittadini che proprio in occasione delle elezioni comunali ci hanno rafforzato il loro consenso. A riprova invece della mia iniziativa di carattere istituzionale mi corre l’obbligo informare che ho scritto ai 16 sindaci del nostro comprensorio per proporre un’azione comune a favore di un piano strategico vaccinale intercomunale che tenga conto della situazione dei nostri piccoli centri, della popolazione anziana residente, delle problematiche dei collegamenti e dei servizi socio-sanitari-assistenziali esistenti. Continuo infatti a ritenere che i sindaci, già in prima linea per il contrasto alla pandemia, possono assolvere ad un’importante funzione in stretta cooperazione con Regione, Asp, medici di famiglia e associazioni di volontariato civile e sociale per garantire il più rapido ed efficace svolgimento della campagna vaccinale.