Con l’approssimarsi della stagione irrigua il personale consortile verrà in contatto con migliaia di agricoltori
I lavoratori del Consorzio di Bonifica della Basilicata per la campagna vaccinale Covid-19 siano equiparati a tutti i lavoratori delle altre categorie che svolgono servizi essenziali. La richiesta è della Uila-Uil e Filbi in una nota dei segretari Nardiello e Giocoli. Le due organizzazioni sindacali sottolineano che anche nei momenti più drammatici dell’emergenza sanitaria i lavoratori del Consorzio di Bonifica non hanno mai smesso di garantire, con impegno quotidiano, il supporto alla filiera agroalimentare e la tutela dei cittadini. Infatti in tutte le sedi principali, periferiche e nei presidi si sono adottate misure tali da impedire quasi completamente il diffondersi del virus negli ambienti di lavoro. Con l’approssimarsi della stagione irrigua il personale consortile – si evidenzia nella nota – inevitabilmente verrà in contatto con migliaia di agricoltori distribuito su tutto il territorio regionale sia per le prenotazioni che per l’assistenza in merito al servizio irriguo ed alla bonifica.
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L’attività dei lavoratori della bonifica, per anni, è stata oggetto di discussione sulla necessità di inquadrarla o meno fra i “servizi pubblici essenziali” e solo recentemente con la stipula dell’ultimo rinnovo contrattuale di categoria (9 dicembre 2019) si è recepita la deliberazione n°7/1994 della Commissione di garanzia la quale aveva classificato l’attività di irrigazione, bonifica e servizi connessi fra i servizi pubblici essenziali. Nonostante le posizioni contrastanti alla fine si è preso atto che Consorzi costituiscono un presidio insostituibile per i territori e per l’attività agricola ed erogano servizi che sono, a tutti gli effetti, essenziali. A questo punto auspichiamo che venga data la giusta considerazione ai circa 300 lavoratoti di un settore che, così come sono chiamati a svolgere un servizio essenziale per la collettività con la stessa attenzione vengano adeguatamente tutelati dalla Sanità Pubblica in modo che nella fase del piano vaccinazioni regionali siano equiparati a tutti i lavoratori delle altre categorie che svolgono servizi essenziali.
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Siamo quindi convinti che tutti i sindacati e l’ANBI Regionale (*Associazione Nazionale Bonifica Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari*) debbano sostenere e difendere i propri lavoratori rivolgendo se necessario un appello alla politica affinché i dipendenti dei Consorzi rientrino nei piani vaccinali che saranno erogati per i lavoratori dei servizi essenziali, soprattutto in vista della stagione irrigua che dovranno affrontare nei mesi estivi.” Restiamo convinti, a maggior ragione nei momenti difficili, che il settore – concludono Uila e Filbi – debba dimostrarsi unito e determinato nel tutelare la salute dei lavoratori e garantire al meglio i servizi”.