Aumentano le frodi informatiche, i reati tributari e le frodi comunitarie. Molte le carenze negli organici
Pur diminuendo le notizie di reato, sono in aumento i reati tributari, le frodi informatiche e quelle comunitarie. I dati emergono dalla precisa e netta relazione fatta dal Presidente della Corte D’Appello di Potenza, Rosa Patrizia Sinisi, nel prendere la parola all’apertura dell’anno giudiziario 2021, cerimonia che si è svolta in massima sicurezza nell’aula Grippo del Palazzo di Giustizia nel capoluogo lucano con interventi contingentati. Una inaugurazione avvenuta, preliminarmente, nel ricordo del 160esimo anniversario della costituzione della corte di Appello di Potenza avvenuto con Regio decreto del 20 novembre 1861, con cui la Corte di Appello di Napoli venne divisa in due sezioni, una delle quali con sede nel capoluogo Potenza. (per essere precisi con altro regio decreto del 9 febbraio 1862, numero 451, vennero istituiti quattro Tribunali di circondario in Basilicata: Lagonegro, Matera, Melfi e Potenza).
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Nel particolare dei dati, le notizie di reato, rispetto alla media degli ultimi 20 anni, in Basilicata, nel periodo tra luglio 2019 e giugno 2020, la riduzione è stata pari al 14,8 per cento, con una riduzione delle definizioni del 18,8 per cento e delle pendenze al 36,4 per cento. Confrontando i dati riferiti all’anno precedente con quelli attuali emerge che le sopravvenienze sono diminuite dello 0,6 per cento, le definizioni del 3,2per cento, mentre le pendenze sono aumentate del 2,9 per cento. Relativamente alle misure cautelari personali nel 2020 sono state ben 343, ne sono state messe 290, con una percentuale di accoglimento del 84,5per cento. Il tempo medio di decisione sulle richieste di misura cautelare personale è stato di circa dieci giorni nel circondario di Potenza, cinque in quello di Matera e 20 a Lagonegro, comune in provincia di Potenza.
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Un anno passato con molte difficoltà determinate dalla presenza della pandemia. “Il sistema giustizia ha risentito dell’irrompere sulla scena del Coronavirus, dovendo cambiare improvvisamente riti processuali e organizzazione giudiziaria – ha sottolineato, Rosa Patrizia Sinisi – acutizzando i ‘mali’ non risolti e imponendoci un salto nel futuro con nuovi sistemi di comunicazione e di informatizzazione del processo civile e penale, dei servizi di cancelleria e amministrativi”. Una magistratura lucana che resta in sofferenza come ha ben evidenziato il Procuratore generale della Repubblica di potenza Massimo D’Alterio: “relativamente alle pari opportunità negli uffici requirenti venti unità sono donne e 11 uomini, come sono presenti tre apicali donne, il Presidente della Corte d’Appello, il Presidente del Tribunale di Sorveglianza e il Presidente del Tribunale dei Minorenni, restano le carenze del personale amministrativo con meno 39 unità in meno rispetto al ruolo, meno 21 per la sola procura distrettuale. Non abbiamo una sede Dia che sarebbe necessaria per la presenza di una criminalità autoctona e indotta”.