Bardi: “Non basta avere norme rigorose, occorrono procedure trasparenti, interventi tempestivi e tecnici qualificati”
ll Master, istituito dall’Unibas in collaborazione con Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Arpab, Camera di Commercio, Fondazione Mattei, Assoil School, Eni, Total, Golder Associates, Criscuolo Ecopetrol, Install Srl, Basilicata Oil Companies Network, si propone di formare figure professionali altamente specializzate nei settori della sicurezza e del monitoraggio ambientale collegati alle attività di estrazioni di idrocarburi naturali e che potranno trovare impiego nel settore oil and gas, in imprese ambientali ed energetiche e in amministrazioni pubbliche. Le domande di ammissione al Master dovranno essere presentate entro il 10 marzo 2021. Nel bando vengono specificati i requisiti di partecipazione (diploma di Laurea o Laurea Magistrale nelle classi indicate oppure di diploma di Laurea equipollente ai sensi degli ordinamenti previgenti) e le modalità di svolgimento delle attività didattiche.
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I posti messi a concorso sono 20. “Questa iniziativa – afferma il presidente della Regione Vito Bardi – punta a formare tecnici con una qualificazione di altissimo livello in materia di monitoraggio e controllo ambientale delle attività petrolifere, una attività che per la Basilicata assume un valore strategico. Non basta avere norme rigorose per i controlli ambientali, occorrono procedure trasparenti, interventi tempestivi e soprattutto tecnici qualificati. Ed è esattamente quello che il governo regionale è impegnato a fare, in stretto raccordo con l’Ateneo lucano e con il mondo della ricerca, anche per poter offrire a tanti giovani lucani opportunità di lavoro in Basilicata”.
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Plaude al bando dell’Unibas anche l’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Gianni Rosa, che ricorda come “questo Master è una delle iniziative conseguenti alla definizione dell’accordo triennale per il sostegno all’Università della Basilicata, attraverso il quale intendiamo rafforzare l’attrattività dell’Ateneo lucano e dell’offerta didattica in particolare, per sollecitare un circolo virtuoso che dal mondo dell’istruzione porti i giovani lucani nel mondo del lavoro. La tutela dell’ambiente è una materia che richiede molta preparazione e dobbiamo essere in grado di formare qui le professionalità di cui la Basilicata ha bisogno per seguire in maniera adeguata tutti gli aspetti delle attività petrolifere e delle altre attività industriali”.