Operazione “Narcos” della Dda di Potenza sequestrati beni mobili e immobili per un valore di circa 400mila euro
Nella giornata di ieri, a conclusione di attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, i Carabinieri della Compagnia di Pisticci hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza dalla DDA potentina, su diversi beni mobili ed immobili di proprietà di un cittadino classe 84, nato a Stigliano in provincia di Matera, ed attualmente detenuto presso il carcere di Lecce, indagato nel procedimento penale convenzionalmente denominato “NARCOS”, poiché ritenuto essere a capo di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal numero dei partecipi e dall’essere armata, e commissione dei delitti di estorsione in concorso, sequestro di persona a scopo di estorsione, tortura, detenzione e porto illegale di armi, furto agravato in concorso, attiva dal 2017 su diversi comuni della provincia di Matera e di Potenza.
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Le indagini, condotte dalla Compagnia Carabinieri di Pisticci, e coordinate dalla Procura Distrettuale di Potenza avevano consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine alla esistenza ed operatività di gruppo criminale che, forte di un ampio organigramma e di un’estrema pervasività, si era imposto, in regime monopolistico, in Provincia di Matera, nell’illecito mercato degli stupefacenti, consentendo ingenti guadagni all’organizzazione stessa. Lo stupefacente, infatti, secondo regole di mercato consolidate, veniva venduta all’assuntore finale a circa il triplo del prezzo di acquisto pagato dal sodalizio (per la cocaina per esempio un grammo acquistato a circa 35 euro, veniva ceduto all’assuntore finale a 100 curo). La valutazione complessiva degli atti d’indagine e dello stupefacente smerciato, ha permesso di quantificare come l’uomo abbia ricavato, nei mesi in cui l’organizzazione è stata attiva, circa 500.000 euro dalla commercializzazione della droga, somma ritenuta “provento del delitto” e pertanto oggetto di confisca per equivalente come prevede la normativa in materia.
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Gli accertamenti patrimoniali disposti hanno consentito di ricostruire l’assetto patrimoniale consistente in 3 immobili, circa 70 ettari di terreno, 4 veicoli, quote societarie e conti correnti bancari, per un valore di circa 400.000,00 euro che, attraverso il provvedimento odierno, sono stati sottoposti a sequestro preventivo, finalizzato — come detto – alla confisca per equivalente. Il provvedimento odierno rappresenta il naturale ed indispensabile completamento, sul piano del contrasto patrimoniale al crimine organizzato, degli arresti dei componenti dell’organizzazione eseguiti il 14 settembre 2020.