“Faccio il sindaco e non l’educatore e ho messo in conto di non essere simpatico a tutti”
La denuncia del sindaco di Acerenza Fernando Scattone arriva tramite Facebook con un post scritto e pubblicato poco dopo l’increscioso episodio. “Sabato sera mi sono recato da libero cittadino – scrive il sindaco – ad acquistare due pizze da asporto e ho notato diversi giovani assembrati e senza mascherina. All’uscita dal locale ho ricordato, tra l’altro in modo confidenziale ad alcuni di loro di utilizzare la mascherina ma sono stato deriso e aggredito verbalmente. Credo che non sia una situazione semplice per nessuno, tutti abbiamo bisogno di ritornare quanto prima alla normalità ma quello che non accetto è l’irriverenza e la maleducazione. Non è la prima volta che succede e forse non sarà l’ultima ma vorrei ricordare che, ho scelto di fare il sindaco, di lavorare per la mia comunità ma non sono certo disponibile a ricevere insulti.
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Non sono assolutamente preoccupato per la mia persona perché so difendermi e non ho certo timore di qualche bullo che circola. Faccio il sindaco e non l’educatore e ho messo in conto di non essere simpatico a tutti ma l’invito che faccio è di collegare sempre la lingua al cervello quando si parla o quando si scrive sui social, soprattutto a chi, impropriamente nelle piazze o locali pubblici è sempre pronto a strumentalizzare tutto e tutti anche in questo momento di crisi sanitaria ed economica. Ovviamente nessun riferimento al gestore del locale che è addirittura ignaro e non ha nessuna responsabilità su quanto accaduto”.