Piero Marrese: “Vogliamo attivare forme di cittadinanza attiva, per realizzare lo sviluppo sostenibile”
L’iniziativa si chiama “Progetto Connect to Green Plug”. Quattro incontri on line che si svolgeranno nel mese di marzo, rivolti al mondo della scuola, delle associazioni e dei circoli ambientali, e incentrati sulle prospettive future dello sviluppo sostenibile, organizzati dall’Unione Province di Basilicata e promosso in partenariato con le Province di Matera e di Potenza. L’evento rientra nel Programma Azione ProvincEgiovani, – finalizzato a favorire le buone pratiche in tema di rispetto ambientale. Un percorso on line strutturato in quattro appuntamenti: “Parchi Lucani”, “Sentinelle per l’ambiente, monitoraggio aria e monitoraggio biodiversità”, “Green job ed esperienze di economia civile e circolare in Basilicata”, “La fotografia naturalistica”.
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Intanto lunedì scorso, 1 marzo, è partito il webinar sui Parchi Lucani con l’obiettivo di accendere i riflettori sulle aree protette lucane, introducendo i partecipanti al tema della biodiversità, Venerdì 5 marzo, seguirà l’appuntamento “Sentinelle per l’ambiente: “Monitoraggio Aria e Monitoraggio Biodiversità” con lo scopo di formare i giovani alle buone pratiche e favorire la riduzione delle emissioni. Il 13 marzo sarà la volta del webinar “La fotografia naturalistica”, a concludere il 26 marzo sarà la volta di “Green job ed esperienze di economia civile e circolare in Basilicata”.
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“Sulla scorta dei contenuti della strategia per la sostenibilità e dell’agenda ONU 2030- ha precisato Piero Marrese, Presidente dell’UPI di Basilicata e della Provincia di Matera -vogliamo attivare forme di cittadinanza attiva. Siamo convinti che la collaborazione tra gli Enti locali e il volontariato in campo ambientale sia un ingrediente fondamentale per realizzare lo sviluppo sostenibile” Insomma prendersi cura del territorio in cui viviamo insegna a sentirlo proprio. “Rafforza quel senso di comunità – ha aggiunto Piero Marrese – che è condizione indispensabile per sentirsene responsabili. Vogliamo, in dei conti- ha concluso Piero Marrese -responsabilizzare la popolazione locale sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla biodiversità attraverso la costituzione di un gruppo di osservazione naturalistica le “Sentinelle della natura”.